Mondo animale Nessun gipeto barbuto sarà rilasciato quest'anno

ATS

27.4.2019 - 12:12

Niente liberazioni quest'anno in Svizzera per i gipeti barbuti.
Niente liberazioni quest'anno in Svizzera per i gipeti barbuti.
Source: Fondazione Pro Gipeto

La Fondazione Pro Gipeto svizzera rinuncia quest'anno a rilasciare in natura giovani esemplari di questi uccelli, dopo le liberazioni svolte negli ultimi quattro anni. 

La causa è il rischio di endogamia, ovvero la riproduzione fra individui dello stesso ceppo.

Finja e Fredueli sono stati l'ottavo e il nono gipeto barbuto rilasciati lo scorso giugno nella Melchtal, nel canton Obvaldo, dal 2015. E per ora rimarranno gli ultimi: poiché non sono disponibili giovani animali adatti. La Fondazione ha annunciato oggi che dovrà annullare la liberazione prevista quest'anno.

Sono circa una quarantina gli zoo e le stazioni di allevamento specializzate che partecipano al programma di conservazione e riproduzione di questa specie fortemente minacciata. Anche quest'anno molte coppie nidificanti hanno dato alla luce dei pulcini, tuttavia si tratta di giovani uccelli provenienti da linee genetiche che sono già ben rappresentate nella popolazione alpina. Poiché nelle Alpi la popolazione di gipeto cresce molto lentamente questi esemplari non possono essere presi in considerazione per la reintroduzione in Svizzera, a causa del rischio di endogamia, indica la fondazione.

Il gipeto barbuto, divoratore di cadaveri, era ampiamente diffuso nelle Alpi nel 18esimo secolo. A causa della sua cattiva fama, tra l'altro di ladro di agnelli, è stato intensamente perseguitato fino a scomparire nel 20esimo secolo. Il progetto di reintroduzione attualmente ancora in corso ha preso avvio nel 1978 a Morges sul Lago di Ginevra. All'epoca giunsero appositamente specialisti provenienti dalla Francia, dall'Italia, dall'Austria e dalla Germania.

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