Diplomazia Griffiths, dell'Ufficio dell'Onu per gli affari umanitari: «La Svizzera sia più attiva per la pace»

bt, ats

21.3.2024 - 08:59

Il numero uno dell'OCHA Martin Griffiths.
Il numero uno dell'OCHA Martin Griffiths.
Keystone

La Svizzera deve fare di più per promuovere la pace. Lo pensa il capo dell'Ufficio dell'Onu per gli affari umanitari (OCHA) Martin Griffiths, secondo cui la Confederazione, tramite la Ginevra internazionale, rappresenta il crocevia per le operazioni globali.

bt, ats

«Abbiamo bisogno più che mai di questa Svizzera», che privilegia il dialogo rispetto alla violenza e la mediazione alla guerra, ha detto il diplomatico britannico in un'intervista odierna diffusa dai giornali del gruppo Tamedia.

«Il mondo non è mai stato così in collera come oggi», ha proseguito Griffiths, ricordando che nella sua carriera si occupa di conflitti da 50 anni. Le crisi in Sudan, Myanmar, Siria, Gaza e in Ucraina mostrano che «sono in gioco i valori globali dell'umanità «.

Griffiths si dice convinto che Berna possa fare di più della maggior parte degli altri Paesi. «È un marchio unico e ha opportunità uniche, grazie ai suoi valori e alla sua discrezione». Ad esempio, a Ginevra sono possibili colloqui anche con gruppi ambigui, fa notare il 72enne.

È vero che attualmente sul piano internazionale ci sono più Stati che possono fungere da intermediari in confronto al passato, vedasi il Qatar o la Turchia, ha ammesso il britannico. Tuttavia, la Svizzera può contare su «tradizione e capacità di mediazione».

Insomma, riassume Griffiths, Berna dovrebbe comunque farsi valere e affermarsi malgrado altri siano in grado di offrire i loro buoni uffici.