Sanità H+: Stato indennizzi «prestazioni di riserva» per pandemia

bu, ats

4.6.2021 - 15:22

Il divieto di trattamento imposto agli ospedali dalla Confederazione nel 2020 per la crisi da coronavirus ha avuto conseguenze finanziarie incisive, e l'organizzazione mantello H+ chiede quindi allo Stato di indennizzare le cosiddette prestazioni di riserva.
Il divieto di trattamento imposto agli ospedali dalla Confederazione nel 2020 per la crisi da coronavirus ha avuto conseguenze finanziarie incisive, e l'organizzazione mantello H+ chiede quindi allo Stato di indennizzare le cosiddette prestazioni di riserva.
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Il divieto di trattamento imposto agli ospedali dalla Confederazione nel 2020 per la crisi da coronavirus ha avuto conseguenze finanziarie incisive, e l'organizzazione mantello H+ chiede quindi allo Stato di indennizzare le cosiddette prestazioni di riserva.

Keystone-SDA, bu, ats

Le capacità ospedaliere tenute a disposizione per far fronte all'epidemia di SARS-CoV-2 dal 16 marzo al 26 aprile 2020 – le cosiddette prestazioni di riserva fornite a Confederazione e Cantoni – hanno generato costi per un ammontare da 1,3 a 1,5 miliardi di franchi, scrive H+ in un comunicato odierno.

Con il divieto di trattamento della primavera 2020 la maggior parte delle cliniche ha visto contrarsi il margine operativo lordo EBITDA, che sovente è risultato di molto inferiore al 10%. Si tratta di un tasso che la società di consulenza PwC considera il minimo per un finanziamento sostenibile degli ospedali. Altrimenti – sottolinea la nota odierna – non è possibile, o perlomeno non in modo tempestivo, effettuare investimenti per il futuro. Ciò che secondo H+ mette a repentaglio il panorama ospedaliero e la futura assistenza sanitaria della popolazione svizzera. Occorre quindi trovare soluzioni per coprire i costi supplementari generati.

L'ammontare del danno dovuto al Covid-19 varia però a livello cantonale, regionale e dei singoli ospedali. Ciò – spiega H+ – è dovuto da una parte al fatto che i singoli istituti sono stati toccati in maniera differente dalla situazione e dall'altra al fatto che singoli Cantoni hanno già fornito compensazioni per le mancate entrate, pure differenti però.

Alcuni cantoni (AG, BS, BE, GE, GR, VD e ZH), hanno in parte indennizzato i propri ospedali. Ma la Confederazione si rifiuta di partecipare a un risarcimento a livello nazionale, scrive H+.

L'organizzazione mantello chiede quindi allo Stato un indennizzo adeguato delle prestazioni di riserva ordinate dalla Confederazione e una soluzione per coprire i costi supplementari degli istituti di cura. In questo senso H+ sostiene la richiesta della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) per una partecipazione della Confederazione alle perdite finanziarie degli ospedali.

Le ripercussioni finanziarie del divieto di trattamento imposto nel 2020 a causa della pandemia sono però soltanto uno degli elementi che creano problemi finanziari. La politica intende limitare ulteriormente il raggio di azione degli ospedali mettendo a repentaglio la loro base finanziaria, aggiunge H+, che cita il pacchetto di misure 2 della Confederazione per contenere i costi e la revisione dell'ordinanza nel settore delle assicurazioni complementari.