Una prima in AustraliaIgnazio Cassis si recherà nella zona ambita dell'Asia Pacifica
clsi, ats
28.7.2023 - 11:14
La settimana prossima il consigliere federale Ignazio Cassis si recherà nella zona Asia Pacifica, fra cui l'Australia, dove sarà per la prima volta in veste ufficiale. Le relazioni diplomatiche saranno curate in questa regione sempre più ambita.
Keystone-SDA, clsi, ats
28.07.2023, 11:14
28.07.2023, 12:16
SDA
Questo tour dell'Asia Pacifica inizierà qualche giorno dopo che il capo della diplomazia americana Anthony Blinken e il presidente francese Emmanuel Macron avranno terminato la loro visita nella stessa zona, sullo sfondo della lotta per l'influenza tra Washington e Pechino.
Il viaggio comincerà martedì in Indonesia prima di proseguire a Singapore. Il ministro degli esteri Cassis incontrerà i suoi omologhi Retno Marsudi e Vivian Balakrishnan nonché il segretario generale dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) Kao Kim Hourn, indica il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) in una nota odierna.
La Svizzera aveva espresso il desiderio di rafforzare le relazioni in questa parte del globo qualche mese fa, adottando per la prima volta una strategia regionale per la suddetta zona per il periodo 2023-26. Occasione nella quale aveva sottolineato l'interesse economico del Sud-Est asiatico, quinta economia mondiale.
Sforzi nella ricerca
Le discussioni porteranno in particolare sull'attuazione dell'accordo di partenariato economico fra l'Associazione europea di libero scambio (AELS) e l'Indonesia, in vigore dal 2021.
La cooperazione nel campo della ricerca, in programma della strategia 2023-26, sarà all'ordine del giorno anche a Singapore, il più importante partner economico della Svizzera nel Sud-Est asiatico. Paese che riveste una grande importanza nell'ambito scientifico svizzero, precisano i servizi del dipartimento di Cassis.
La ricerca elvetica sta soffrendo a causa dell'esclusione della Svizzera dal programma Horizon dopo la fine nel 2021 dei negoziati con Bruxelles per un accordo quadro istituzionale. Una realtà che ha spinto il consigliere federale Guy Parmelin a bussare alla porta di vari Stati non UE nel corso del Forum economico mondiale di Davos. Aveva allora affermato di aver iniziato discussioni con Regno Unito, Canada e Stati Uniti.
Una prima per Cassis in Australia
Un «segnale chiaro» che la collaborazione nell'ambito della ricerca e dell'innovazione deve essere ulteriormente rafforzata verrà inviato in Australia. Cassis si renderà dal 6 agosto nel Paese, che assieme alla Nuova Zelanda ospita i mondiali di calcio femminile. Lì incontrerà la sua omologa Penny Wong.
Il ticinese è il secondo ministro degli esteri elvetico a effettuare una visita «down under» dopo l'ex-consigliere federale Didier Burkhalter, che si era recato in Oceania dieci anni prima. All'epoca tutto era praticamente da costruire, l'obiettivo era di rilanciare il dialogo fra i due paesi che era stato trascurato. Una dichiarazione d'intenti era stata firmata ed erano stati fissati incontri diplomatici regolari.
Dieci anni dopo, è chiaro che i legami si sono consolidati. L'anno scorso Canberra ha riaperto l'ambasciata australiana in Svizzera, chiusa da 30 anni, e l'ingresso in entrambi i Paesi è stato agevolato.
Niue, punto strategico
Cassis terminerà la sua visita nel Pacifico in Nuova Zelanda, dove verranno celebrati 60 anni di relazioni diplomatiche. Oltre alla ministra degli esteri neozelandese Nanaia Mahuta, incontrerà Dalton Tagelagi, quello di Niue, un'isola del Pacifico. La Svizzera prevede «di stabilire relazioni formali» con lo Stato insulare e colmare così una «lacuna» nella rete diplomatica del Paese, precisa il DFAE.
L'isola, che si trova fra quelle di Tonga, Samoa e Cook, ha una situazione interessante. Gli Stati Uniti, che hanno posto la zona Asia Pacifica al centro della loro strategia di fronte alla crescente influenza della Cina, hanno appena inaugurato un'ambasciata nelle isole Tonga, mentre la Francia ha annunciato l'apertura di una rappresentazione nelle Samoa.
Incontro con gli espatriati
Obiettivo del viaggio è anche quello di rafforzare i legami con gli abitanti della regione provenienti dalla Svizzera, assicura il DFAE. L'Australia in particolare ospita una delle più grandi comunità di svizzeri all'estero, con circa 26'100 cittadini registrati nel 2022.
I contatti con i membri del Consiglio federale in Oceania sono a dir poco scarsi: l'ultima visita ufficiale risale al 2013. Un lasso di tempo giustificato dalle agende piene, dalla chiusura delle frontiere decisa durante la pandemia nonché da una preoccupazione ecologica. «Preferiamo riunire diverse visite nella stessa regione per evitare viaggi inutili in aereo», afferma Valentin Clivaz, capo supplente Media del DFAE.