SvizzeraIl nuovo jet dell'esercito è più rumoroso, ma vola meno spesso
Di Gil Bieler
2.2.2022
In un rapporto dell’Esercito è stato calcolato che l'F-35 è più rumoroso del FA/18, ma dovrebbe decollare e atterrare meno frequentemente, quindi l'inquinamento acustico rimarrebbe lo stesso. Un esperto ha verificato queste informazioni per blue News.
Di Gil Bieler
02.02.2022, 19:30
02.02.2022, 20:31
Di Gil Bieler
La sostituzione dell’attuale flotta di aerei da combattimento svizzera cambierà le cose per i membri delle forze armate, ma anche per la popolazione elvetica.
Il nuovo jet stealth F-35 è più rumoroso dell'F/A-18 attualmente in servizio. Cosa significa questo per chi risiede vicino agli aeroporti militari di Payerne, Meringen ed Emmen? L'esercito lo ha fatto valutare all'istituto di ricerca Empa.
Il rapporto finale della valutazione è classificato come confidenziale, ma le autorità locali e i media sono stati informati sulle principali conclusioni.
I risultati più importanti del rapporto
Al decollo, l'FA-35 è in media 3 decibel più rumoroso dei jet attuali. All'atterraggio, l'impatto acustico supplementare va da 0 a 1 decibel, mentre durante il rullaggio a terra è di 5 decibel in più.
Le frequenze dell'FA-35 sono proporzionalmente maggiori e di tono più basso.
L'inquinamento acustico totale nell’arco dell'anno dovrebbe rimanere più o meno lo stesso. L'esercito spiega che questo è dovuto al fatto che il numero dei voli potrà essere circa dimezzato.
L'esercito giustifica la significativa riduzione dei decolli e degli atterraggi spiegando che con l’F35 le missioni di addestramento durerebbero più a lungo, visto che il serbatoio di carburante è più grande.
Inoltre, quando erano stati considerati per l'acquisto i vari tipi di aerei, era emerso che con l’F-35 sarebbe necessario circa il 20% in meno di ore di volo rispetto alla flotta attuale. Per dirla in termini concreti, con la nuova flotta le forze armate si aspettano 8160 voli all'anno.
I calcoli si basano su misurazioni effettuate durante i voli di prova condotti a Payerne tra il 10 aprile e il 12 giugno 2019.
blue News ha chiesto a Martin Röösli, esperto di epidemiologia ambientale presso lo Swiss TPH di Basilea - l'Istituto Svizzero di Salute Pubblica e Tropicale - di valutare le dichiarazioni del rapporto militare.
Una differenza che si sente
Un aumento di 3-5 decibel può non sembrare molto. Come farsi un’idea di cosa voglia dire? «3 decibel sono paragonabili alla differenza tra il rumore di una strada dove il limite è 30 e una dove è 50», dice Röösli. «Quindi lo si nota sicuramente».
Tuttavia, Röösli ritiene decisivo il fatto che l'inquinamento acustico annuale dovrebbe rimanere lo stesso: «La frequenza con cui un jet decolla o atterra ha certamente un ruolo più importante rispetto al volume massimo del suono emesso».
Degli studi fatti nei quartieri attorno agli aeroporti, compreso quello di Zurigo, hanno dimostrato che l'inquinamento acustico è in aumento anche se gli aerei moderni sono più silenziosi. «Un'ipotesi è che sia il numero degli atterraggi e dei decolli ad essere decisivo, non solo la forza del rumore in sé».
Se necessario l'esercito migliorerà le finestre
Rimane l'ultimo punto: l’aumento delle basse frequenze. «Per la maggior parte delle persone queste sono più sgradevoli», dice Röösli. Sono i tipici toni bassi, spiega, come quelli che si sentono a un concerto. «Penetrano anche più facilmente negli edifici. I residenti sarebbero quindi confrontati con un peggioramento del rumore».
L'esercito sembra apparentemente consapevole di quest’ultimo punto. Il DDPS ha dichiarato la sua disponibilità a far installare più finestre insonorizzate intorno agli aeroporti militari di Emmen, Meiringen e Payerne, se necessario.
Si stanno esaminando anche altre possibilità per ridurre il rumore, in collaborazione con il produttore aerospaziale Lockheed Martin e con l'Empa.
Il Governo svizzero ha ordinato 36 jet da combattimento F-35 al produttore statunitense Lockheed Martin, per un costo di circa 6 miliardi di franchi.
Diverse organizzazioni di sinistra e verdi stanno raccogliendo firme per portare alle urne l'acquisto effettivo dei jet.
Un rappresentante del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSoA) ha recentemente detto a blue News che l’associazione è «perfettamente in linea» con la raccolta firme.