Impegno comune per la pace Italia e Svizzera adottano una dichiarazione congiunta sull'Ucraina

evpf, ats

12.8.2024 - 15:21

Antonio Tajani e Ignazio Cassis al Festival di Locarno
Antonio Tajani e Ignazio Cassis al Festival di Locarno
Keystone

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis e il suo omologo italiano e vicepresidente del Consiglio dei ministri, Antonio Tajani, hanno firmato oggi una dichiarazione congiunta sull'Ucraina a margine del Festival del Cinema di Locarno.

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In essa i due firmatari esprimono la loro «profonda preoccupazione» per la «continua aggressione» della Russia contro l'Ucraina. La dichiarazione intende sottolineare l'impegno comune dei due Paesi per la pace, ha dichiarato Tajani ai media a Locarno.

Il conflitto «ha già causato gravissime conseguenze sociali ed umanitarie, nonché danni permanenti alle infrastrutture civili. Dalla Conferenza internazionale sulla pace in Ucraina svoltasi sul Bürgenstock lo scorso 16 giugno è giunto un forte appello alle parti coinvolte affinché venga garantita la sicurezza nucleare, messa a forte rischio dalle operazioni militari in corso, oltre che la sicurezza alimentare, e si proceda senza indugio alla liberazione di tutti i prigionieri di guerra, oltre che dei minori e civili ucraini deportati», si legge in una dichiarazione.

L'Italia «si appresta ad ospitare la Conferenza Internazionale per la ricostruzione in Ucraina nel 2025, la quarta di una serie iniziata proprio in Ticino – a Lugano – e proseguita a Londra e Berlino. L'Italia assume questo impegno essenziale per la fase post-conflittuale e per dare una speranza di futuro al Paese».

«I due ministri hanno concordato di rimanere in contatto al fine di cooperare per creare le migliori condizioni per un secondo Vertice sulla pace che veda la partecipazione delle parti inclusa la Russia e di tutti gli attori globali interessati».

Italia e Svizzera, per arrivare a una pace giusta «invitano tutti gli attori internazionali interessati a non lesinare gli sforzi per giungere ad una piattaforma negoziale condivisa, basata sul rispetto del diritto internazionale e sui principi di integrità territoriale ed indipendenza degli Stati, sanciti nella Carta delle Nazioni Unite, considerando anche le proposte sinora da più parti avanzate per porre termine al conflitto», si aggiunge nella nota.