Politica La Posta anticipa di dieci anni azzeramento impatto climatico

mh, ats

16.8.2022 - 14:38

La Posta anticipa gli obiettivi di politica climatica
La Posta anticipa gli obiettivi di politica climatica
Keystone

La Posta vuole azzerare completamente l'impatto climatico del proprio esercizio dal 2030, ossia dieci anni prima di quanto pianificato finora.

Keystone-SDA, mh, ats

Lo rende noto oggi, precisando che intende passare a propulsioni alternative per i suoi veicoli, impiegando esclusivamente elettricità da fonti rinnovabili svizzere e sostituendo i sistemi di riscaldamento da fonti fossili.

In un comunicato, il responsabile Servizi di mobilità e membro della direzione del gruppo, Christian Plüss, ricorda che la Posta gestisce il parco veicoli più grande del Paese e possiede diversi immobili, producendo l'1% delle emissioni di CO2 della Svizzera, ciò che «rappresenta un'impronta di carbonio considerevole».

Anche il parco veicoli di AutoPostale sarà pian piano elettrificato o spinto senza l'impiego di combustibili fossili. «Entro il 2030 non riusciremo tuttavia a ridurre del tutto le nostre emissioni di CO2», ha avvertito Plüss, precisando che i vertici dell'azienda intendono compensare quelle restanti che non sono riducibili mediante le misure citate.

Entro il 2040 la Posta vuole poi diminuire o eliminare dall'atmosfera tutte le emissioni prodotte lungo l'intera catena di creazione del valore, compresi fornitori e partner di trasporto, e così generare emissioni nette di CO2 pari a zero.

In 5 anni un -20% di emissioni di CO2

Anticipando l'obiettivo climatico ed energetico, l'azienda mira ad assumere una funzione di esempio nel panorama delle imprese svizzere e contribuire in modo significativo alla Strategia energetica 2050 della Confederazione.

Nella nota, Plüss ricorda che negli ultimi cinque anni la Posta è riuscita a diminuire del 20% le emissioni di CO2 nella logistica dei pacchi e ha introdotto 6065 scooter elettrici per il recapito degli invii postali.

Guardando al futuro prossimo, Plüss afferma che «entro tre anni intendiamo recapitare lettere e pacchi esclusivamente con veicoli elettrici nei centri urbani» ed «entro la fine del 2024 sulle strade svizzere viaggeranno inoltre 100 autopostali elettrici».

Ritardi nella consegna dei veicoli potrebbero verificarsi a causa della guerra in Ucraina o nell'ordinazione dei mezzi per le linee di trasporto pubblico, che vengono effettuate dai cantoni.