LavoroI lavoratori svizzeri se la passano meglio rispetto ai colleghi nell'Unione Europea
cp, ats
22.8.2023 - 12:58
Nonostante lo stress, i lavoratori attivi in Svizzera se la passano un po' meglio rispetto agli omologhi europei.
Keystone-SDA, cp, ats
22.08.2023, 12:58
22.08.2023, 13:07
SDA
È quanto risulta da un sondaggio pubblicato oggi dalla Segreteria di stato dell'economia (SECO), da cui risulta che meno di una persona su quattro nel nostro paese giudica la propria sicurezza o salute a rischio sul posto di lavoro.
Stando ai dati scaturiti dal sondaggio europeo cui la SECO ha partecipato per la terza volta interrogando 1224 persone nella Confederazione, nel 2021 il 23% dei collaboratori attivi in Svizzera si riteneva poco sicuro sul posto di lavoro, un tasso più basso del dato europeo (34%).
Sempre in Svizzera, il 27% dei dipendenti ha dichiarato che sul posto di lavoro i fattori stressanti superavano quelli distensivi, una percentuale inferiore alla media europea (31%).
Inoltre, anche la quota di dipendenti con problemi di salute quali contratture muscolari alle spalle, mal di schiena e mal di testa è risultata inferiore (37%) rispetto all'Europa, dove il 46% degli intervistati ha segnalato tre o più problemi di salute.
Svizzera: ritmi di lavoro elevati
Tuttavia, nonostante l'ottima situazione di partenza, la Svizzera deve affrontare numerose sfide per quanto riguarda la protezione della salute sul posto di lavoro, precisa una nota della SECO.
Nella Confederazione i dipendenti devono sostenere un ritmo di lavoro relativamente alto (59%) rispetto ai loro colleghi europei (49%).
Il numero gli impiegati che soffrono in Svizzera di disturbi all'apparato locomotore è del 55% (66% in Europa). Inoltre, in Svizzera è più frequente lavorare nel tempo libero per far fronte alle esigenze di lavoro (36% vs. 29%).
I punti di forza
Tra i punti di forza del mercato del lavoro elvetico rispetto al resto del continente vi sono una grande libertà decisionale a livello individuale (57% vs. 48%), le buone opportunità di carriera (59% vs. 50%) nonché la partecipazione e la codecisione sul posto di lavoro (65% vs. 57%).
Sia in Svizzera che in Europa la grande maggioranza dei lavoratori ha affermato di poter contare sul sostegno dei superiori (71% vs. 69%) e in particolare dei colleghi (80% vs. 79%).
Lo studio
Lo studio EWCS (European Working Conditions Survey) ha coinvolto più di 71 mila lavoratori provenienti da 35 Paesi. Poiché a causa della pandemia di coronavirus si è passati dalle interviste in presenza a quelle telefoniche, è praticamente impossibile secondo la SECO fare confronti con le precedenti rilevazioni del 2005 e del 2015.
Il monitoraggio delle condizioni di lavoro e il confronto con i Paesi limitrofi permettono alle autorità nazionali di individuare i settori che presentano eventuali rischi per la salute e quelli in cui è necessario intervenire.