Lavoro Lavoro interinale: proporzioni inquietanti

ATS

13.5.2019 - 11:30

«I lavoratori interinali devono avere gli stessi diritti sociali degli altri e ricevere lo stesso stipendio», sostenuto Pierre-Yves Maillard, presidente della USS.
«I lavoratori interinali devono avere gli stessi diritti sociali degli altri e ricevere lo stesso stipendio», sostenuto Pierre-Yves Maillard, presidente della USS.
Source: Keystone/MARCEL BIERI

Il lavoro temporaneo sta raggiungendo delle proporzioni inquietanti in Svizzera. Lo indica l'Unione sindacale svizzera (USS) che chiede migliori condizioni di impiego.

Dal 1995 la quota di questo tipo di lavoro – che l'USS definisce «potenzialmente precario» – rispetto al volume complessivo è aumentata di oltre cinque volte e si attesta oggi al 2,6%. Malgrado l'esistenza, dal 2012, di una convenzione collettiva di lavoro (ccl) la tendenza al rialzo in questo tipo di occupazione viene giudicata preoccupante.

I dipendenti temporanei rimangono infatti svantaggiati rispetto ai loro colleghi con posti di lavoro fissi. Guadagnano meno, hanno un rischio più elevato di incidenti e le loro prospettive di carriera sono peggiori, indica il sindacato in una nota.

«Che provengano dall'immigrazione, che lavorino per Uber o per una società temporanea, le persone attive nel lavoro interinale devono avere gli stessi diritti sociali degli altri e ricevere lo stesso stipendio», ha sostenuto Pierre-Yves Maillard, presidente della USS, citato nel comunicato.

L'USS, dopo aver studiato i regolamenti in materia in vigore in diversi Paesi, è giunta alla conclusione che la situazione può essere migliorata introducendo requisiti più severi. I lavoratori temporanei devono ad esempio avere le stesse condizioni di lavoro di chi dispone di un contratto di lavoro regolare. Il principio della parità di trattamento andrebbe quindi precisato nella ccl e sancito nella legge.

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