VotazioniLegge sul clima, imposizione minima OCSE e legge Covid: svizzeri alle urne
nipa, ats
18.6.2023 - 08:26
La Svizzera potrebbe avviarsi a sostenere la neutralità climatica entro il 2050, argomento sul quale si pronuncia oggi il popolo. Alle urne anche l'imposizione minima delle multinazionali secondo le regole OCSE e – per la terza volta – la legge Covid.
nipa, ats
18.06.2023, 08:26
18.06.2023, 09:03
SDA
Due anni dopo il «no» alla legge sul CO2, i cittadini dovrebbero secondo i sondaggi accettare il testo sul clima, anche se i risultati potrebbero essere più stretti di quanto inizialmente previsto.
Il testo mira sia a ridurre le minacce per clima che a rinforzare la sicurezza energetica. Inoltre, fa da controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai, che chiede il rispetto degli Accordi di Parigi.
Imposizione
Un altro argomento alle urne è l'imposizione delle multinazionali secondo le norme dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e del G20. Il testo prevede un tasso minimo del 15% a livello mondiale e si applicherebbe agli utili dei gruppi con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro.
In Svizzera la norma riguarderebbe qualche centinaio di imprese e qualche migliaio di filiali di gruppi stranieri. La manna supplementare è stimata fra 1 e 2,5 miliardi di franchi per il primo anno.
Di nuovo Covid
Gli svizzeri si pronunceranno poi una terza volta sul prolungamento della legge Covid. Si tratta di un numero limitato di disposizioni che servirebbero in caso di nuova ondata pandemica il prossimo inverno.
Il referendum è stato lanciato dal movimento Mass-Voll – gruppo che si è fatto notare durante la pandemia per proteste contro la politica del Consiglio federale in materia- e dagli Amici della Costituzione. Le due organizzazioni sono contrarie in particolare al certificato Covid e altre restrizioni che sono a loro dire discriminatorie.