Votazioni 13 giugno Meno pesticidi e antibiotici in agricoltura

cp, ats

22.3.2021 - 12:23

Trattore mentre cosparge la lattuga con pesticidi, un procedimento dannoso per l'ambiente stando  ai promotori dell'iniziativa popolare che vogliono bandire tali sostanze.
Trattore mentre cosparge la lattuga con pesticidi, un procedimento dannoso per l'ambiente stando ai promotori dell'iniziativa popolare che vogliono bandire tali sostanze.
Keystone

La politica agricola svizzera promuove una produzione di cibo deleteria per l'ambiente e dannosa per l'acqua potabile del sottosuolo.

Keystone-SDA, cp, ats

È il messaggio lanciato oggi dal comitato all'origine dell'iniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano», in votazione il prossimo 13 di giugno.

Per i sostenitori della modifica costituzionale, la Confederazione deve «riorientare» le sovvenzioni verso una produzione alimentare «sostenibile e senza pesticidi».

«Per decenni, miliardi di denaro pubblico» sono stati utilizzati per promuovere una produzione alimentare che dipende da pesticidi, foraggi importati e antibiotici, hanno lamentato i promotori riunitisi per l'occasione negli spazi della fattoria biologica Farngut a Grossaffoltern (BE).

Così come concepita e portata avanti, la politica agricola elvetica sta causando «notevoli danni ambientali». «Un milione di persone sta attualmente bevendo acqua contaminata da pesticidi, che superano il limite massimo consentito fino a 20 volte», ha dichiarato Roman Wiget del comitato.

Anche i livelli di nitrati sono molto alti in tutto l'Altopiano svizzero, ha avvertito Martin Würsten, ex capo dell'ufficio dell'ambiente del Cantone Soletta. «Anche al di sotto del limite, la presenza di nitrati nell'acqua potabile aumenta il rischio di cancro intestinale», ha sottolineato. «È quindi necessario prendere misure a livello del principale inquinatore, ossia l'agricoltura», ha aggiunto Würsten.

A tal fine, il comitato d'iniziativa, «sostenuto da agricoltori, imprenditori e scienziati», chiede che «i pagamenti diretti siano riorientati verso una produzione alimentare sostenibile e senza pesticidi». In altre parole, se l'iniziativa fosse accolta alle urne, gli agricoltori potrebbero ricevere i sussidi solo a condizione di soddisfare determinati requisiti ecologici. Questi includono la tutela della biodiversità, una produzione senza pesticidi e l'uso del foraggio prodotto in azienda per l'alimentazione degli animali.

I promotori del testo criticano anche l'uso preventivo degli antibiotici. A causa di una simile prassi, la resistenza a questi farmaci sta crescendo: molte malattie non possono più essere combattute. Ciò è fonte di grande preoccupazione. Per questo, andrebbero tagliati i sussidi agli allevatori che somministrano antibiotici ai loro animali in modo preventivo o regolare. Gli altri aiuti (ricerca, formazione, investimenti) sarebbero soggetti alle stesse condizioni.

Secondo i promotori dell'iniziativa, l'82% dei circa 3,5 miliardi di franchi di sussidi annuali va alla produzione animale, settore «particolarmente dannoso per il clima». Il denaro dei contribuenti dovrebbe invece essere utilizzato per sostenere un'agricoltura sostenibile e senza pesticidi, tanto più che il know how per farlo è disponibile da tempo.

Per il climatologo svizzero, Thomas Stocker, l'iniziativa assume rilevanza anche per realizzare gli obiettivi climatici in agricoltura, dal cui raggiungimento siamo ancora molto lontani. «Grazie a una produzione agricola meno avida in acqua potabile, vengono emessi meno gas a effetto serra», ha sostenuto.