Dopo la liberazioneNatallia Hersche vuole impegnarsi politicamente dopo la liberazione
mp, ats
27.2.2022 - 15:26
Dopo la sua liberazione da una prigione in Bielorussia, la 52enne svizzero-bielorussa Natallia Hersche vuole continuare a impegnarsi politicamente: potrebbe immaginare di assumere incarichi presso l'opposizione bielorussa, ha dichiarato al domenicale «NZZ am Sonntag».
Keystone-SDA, mp, ats
27.02.2022, 15:26
27.02.2022, 15:39
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Ad inizio marzo, Hersche farà pure un'«escursione politica» a Palazzo federale, rispondendo all'invito della consigliera nazionale Barbara Gysi (PS/SG), ha aggiunto.
Hersche è stata liberata inaspettatamente poco più di una settimana fa dopo 17 mesi di prigionia. Ovviamente era molto contenta del rilascio, ma all'inizio ha avuto anche qualche difficoltà.
«Sembrava uno scambio»: a suo avviso, la Svizzera riconosceva il presidente Alexander Lukashenko consegnando al Ministero degli esteri bielorusso una copia delle credenziali della nuova ambasciatrice svizzera a Minsk, e in cambio lei è stata rilasciata.
È stata comunque rassicurata dal fatto che il vicesegretario di Stato del Dipartimento federale degli affari (DFAE), Johannes Matyassy, abbia sottolineato durante una conferenza stampa al suo arrivo all'aeroporto di Zurigo che la Svizzera non riconosceva i governi, ma soltanto gli Stati.
«Dovevo fare qualcosa»
Hersche, che viveva a San Gallo, seguiva da anni la politica in Bielorussia e aveva pure scritto nei giornali lettere di lettori, ha indicato alla «NZZ am Sonntag». «Mi sono sempre alzata in piedi per chiamare bugia una bugia». C'erano molte menzogne sulle elezioni presidenziali dell'estate 2020 in Bielorussia. «Dovevo fare qualcosa», ha aggiunto.
Nel settembre 2020, la cittadina dalla doppia nazionalità ha partecipato a una manifestazione a Minsk. È stata arrestata e condannata a una pena di due anni e mezzo di prigione.
Lotta per la giustizia
Hersche descrive il suo soggiorno in carcere come un periodo oscuro e parla di tortura: quando si è rifiutata di cucire uniformi, è stata posta in una stanza angusta, fredda e umida. Ha dovuto dormire su un letto di legno senza materasso né coperte. Per riscaldarsi ha iniziato a fare jogging sul posto.
Nell'intervista al domenicale svizzerotedesco, Hersche spiega il fatto di non aver perso le forze con la sua lotta per la giustizia: si è detta che avrebbe combattuto contro questa sentenza iniqua, ovunque si trovasse. Allo stesso modo indica di non aver firmato la richiesta di grazia per essere liberata: «perché sono innocente».