Pandemia Berna dice di «no» all'obbligo delle mascherine

ATS

22.4.2020 - 18:34

Il Consiglio federale è contrario all'obbligo generalizzato di mascherine
Il Consiglio federale è contrario all'obbligo generalizzato di mascherine
Source: KEYSTONE/EPA/STEPHANIE LECOCQ

Nonostante l'allentamento graduale dei provvedimenti per proteggere la popolazione dal coronavirus, il Consiglio federale rinuncia a un obbligo generalizzato delle mascherine igieniche dal 27 aprile. Il Governo autorizza invece il Ticino a prolungare fino al 3 maggio le limitazioni ordinate in determinati settori dell'economia, in considerazione della situazione epidemiologica nel cantone a sud delle Alpi.

In una conferenza stampa tenutasi oggi a Berna, il consigliere federale Alain Berset ha dichiarato che l'esecutivo ha accettato la richiesta del canton Ticino da un lato perché le eccezioni contenute non sono così numerose e, dall'altro, poiché si tratta dell'ultima volta.

Il ministro della sanità ha anche sottolineato che il Governo ha tenuto conto di quanto capiterà oltre confine, visto che l'Italia ha previsto un allentamento delle misure dal 4 maggio.

Mantenute le restrizioni  per i negozi di generi alimentari

Nella seduta odierna, l'esecutivo ha inoltre deciso di mantenere le attuali restrizioni dell'offerta nei negozi di generi alimentari. Ritorna così sulla sua decisione di giovedì scorso, quando aveva previsto un loro leggero allentamento, per non creare disparità di trattamento con gli altri commerci che apriranno soltanto l'11 maggio.

«Abbiamo constatato che ciò ha suscitato molti interrogativi e creato incertezza. Per questo abbiamo fatto un passo indietro», ha dichiarato Berset.

La scorsa settimana l'esecutivo aveva deciso che dal 27 aprile i negozi di generi alimentari avrebbero potuto nuovamente vendere anche gli articoli esposti che non rientrano tra i beni di prima necessità.

Altre decisioni il 29 aprile

Il consigliere federale ha aggiunto che il 29 aprile il Governo prenderà nuove decisioni in vista della seconda fase di allentamento prevista l'11 maggio. Saranno in particolare interessati i settori sportivi, culturali, della ristorazione e turistici, nonché i diritti popolari e le frontiere.

Berset ha pure annunciato che vi saranno pure provvedimenti riguardanti la formazione oltre la scolarità obbligatoria. "Ma - ha tenuto a ribadire - occorrerà sempre tener conto dell'evoluzione del virus prima di fare ulteriori aperture".

«Vorremmo tutti sapere quando potremmo ritornare alla normalità. Ed è vero che abbiamo un aumento molto meno elevato dei casi positivi, ma non bisogna perdere di vista che sono la salute pubblica e l'evoluzione del virus a dettare l'agenda in queste settimane», ha aggiunto il ministro della sanità. Per questo gli allentamenti saranno affiancati da misure di protezione prese dai singoli settori interessati, soprattutto per quelli che apriranno già il 27 aprile.

Mascherine

Per quanto riguarda la rinuncia dell'obbligo generalizzato delle mascherine, il Consiglio federale per bocca di Alain Berset ribadisce che le misure più efficaci per proteggersi dal virus restano quelle del distanziamento sociale e d'igiene emanate dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

I settori e le imprese sono obbligati ad accompagnare le riaperture con piani di protezione nei quali possono prevedere l'uso delle mascherine, ha sottolineato Berset.

Inoltre, a sostegno dell'approvvigionamento con mascherine igieniche, dalla prossima settimana e per 14 giorni, la Confederazione ne fornirà quotidianamente un milione ai maggiori commercianti al dettaglio.

Portarle in modo corretto

Anche in futuro le persone sane non hanno bisogno di usare le mascherine igieniche nello spazio pubblico. Queste proteggono in primo luogo le altre persone e soltanto in misura limitata chi ne fa uso. «Ma occorre essere molto precisi nel loro impiego», ha detto Daniel Koch, delegato dell'UFSP per la malattia Covid-19.

«Se non sono portate nel modo corretto le goccioline di virus potrebbero essere trasmesse comunque senza il rispetto della distanza sociale».

Anche in futuro le mascherine filtranti del tipo FFP2 e FFP3 saranno destinate innanzitutto al personale medico, che dispone delle conoscenze necessarie per usarle correttamente. Le mascherine protettive di stoffa non dovrebbero essere realizzate artigianalmente.

Acquisto di mascherine

Per quanto riguarda l'acquisto di mascherine, la Confederazione è in contatto con diversi commercianti al dettaglio in modo che l'approvvigionamento del Paese sia assicurato e gradualmente ampliato nelle prossime settimane.

In una prima fase sarà la Farmacia dell'esercito, a partire dal 27 aprile e per 14 giorni - ha spiegato la consigliera federale Viola Amherd - a fornire ai maggiori dettaglianti un milione di mascherine al giorno. La Confederazione sostiene inoltre nel limite del possibile e in via sussidiaria gli acquisti se la domanda non può essere coperta tramite i canali usuali.

La Farmacia dell'esercito - ha aggiunto la ministra della difesa - ha finora distribuito ai Cantoni 21 milioni di mascherine igieniche. Le scorte della Confederazione, che vengono costantemente ampliate, ammontano attualmente a 18 milioni di mascherine igieniche e 1,2 milioni di mascherine filtranti del tipo FFP2.

Limitazione degli esami medici non urgenti

D'intesa con i Cantoni, il Consiglio federale ha inoltre fatto chiarezza sulla limitazione degli esami non urgenti sul piano medico negli ospedali. Il 16 aprile scorso aveva deciso di revocare il divieto nazionale con effetto dal 27 aprile e di consentire agli ospedali di effettuare nuovamente i cosiddetti "interventi elettivi", ha spiegato Berset.

I Cantoni sono tuttora tenuti a garantire sufficienti capacità nel settore stazionario per il trattamento in particolare dei pazienti affetti da COVID-19, ma riacquistano la facoltà di limitare gli interventi elettivi o di obbligare, come finora, gli ospedali pubblici e privati a mettere a disposizione le loro capacità.

Gli ospedali devono inoltre tenere una scorta sufficiente di medicamenti importanti per i pazienti affetti da coronavirus e per altri trattamenti urgenti dal punto di vista medico.

Attività sportive

Come detto, decisioni riguardanti le attività sportive professionistiche saranno prese la prossima settimana. Una task force è stata creata con organizzazioni del settore, Cantoni, Comuni, l'UFSP e l'Ufficio federale dello sport.

In questo ambito si è tenuto conto del fatto che una rapida decisione per le leghe professionistiche avrà anche ripercussioni importanti dal punto di vista finanziario, ha spiegato la ministra dello sport Viola Amherd.

La consigliera federale si è pure espressa sulle attività sportive senza contatti corporei. Queste, come il tennis o il golf, potranno riprendere già inizio maggio. Amherd ha dichiarato di comprendere l'importanza dello sport per la salute fisica e psichica della popolazione. Ma anche in questo caso bisognerà tener conto delle misure di distanziamento sociale e di igiene delle mani.

Turismo estivo?

Per quanto riguardo l'estate, Berset ha ribadito che occorre essere prudenti. "Se vogliamo approfittare delle nostre infrastrutture turistiche, dobbiamo rimanere disciplinati nei provvedimenti presi finora e attuarli anche nelle prossime settimane. Fino a questo momento la popolazione ha reagito bene al rafforzamento delle misure.

Con l'allentamento dei provvedimenti i casi positivi potrebbero aumentare, ma l'obiettivo è di evitare una nuova ondata come nel mese di marzo, ha sottolineato il ministro della sanità.

Infine, il Consiglio federale raccomanda alla popolazione, come sinora, di restare a casa, soprattutto alle persone vulnerabili. Si consiglia sempre ai datori di lavoro che possono far lavorare i dipendenti tramite l'home office di continuare a farlo anche nelle prossime settimane.

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