SvizzeraNumerosi prodotti stanno segretamente diventando più costosi, ecco come
aru
12.4.2024
Gli aumenti di prezzo nascosti sono diventati sempre più frequenti negli ultimi tempi e il fenomeno è chiamato «shrinkflation». Questo perché la quantità di molti prodotti può essere modificata senza che i consumatori se ne accorgano.
aru
12.04.2024, 11:01
12.04.2024, 14:23
Alex Rudolf
Hai fretta? blue News riassume per te
I rivenditori hanno un semplice trucco per rendere i prodotti più costosi: il prezzo rimane invariato, ma la quantità diminuisce.
Questo fenomeno è chiamato «shrinkflation» e può essere osservato in molti prodotti.
Ad esempio con i cornflakes, i tulipani, ma anche i pannolini.
Il trucco è semplice: produttori e rivenditori mantengono il prezzo di acquisto di un prodotto allo stesso livello, ma ne riducono il contenuto. In questo modo ciò che viene venduto diventa più caro senza che il cliente se ne accorga.
Questo fenomeno viene chiamato «shrinkflation» (letteralmente «restringere l'inflazione», ma in italiano conosciuto come «sgrammatura», o «riporzionamento») ed è stata l'argomento della trasmissione della SRF «Kassensturz» di mercoledì.
Un esempio è quello dei tulipani della Migros: un mazzo di dodici fiori costa poco meno di cinque franchi. Il prezzo è lo stesso di cinque anni fa, ma allora in un bouquet si trovavano ben tre tulipani in più. In tutta risposta, il gigante arancione ha spiegato che ciò è dovuto al fatto che questi fiori sono diventati più cari.
Il cambiamento pubblicizzato come innovazione
Anche la quantità di formaggio Kiri è diminuita da 160 a 144 grammi per confezione. Come ha dichiarato il direttore dell'azienda alla televisione francese, i prezzi non sono stati aumentati, ma ha spiegato: «Non si tratta più della stessa ricetta, quindi è un’innovazione».
Altri esempi si possono osservare nei cereali Kellogg's o nel riso Uncle Ben's, ma anche negli assorbenti e nei pannolini.
Un altro esempio ancora, forse più noto e visibile, è quello della Coca-Cola. Cinque anni fa l'azienda ridusse la quantità di bevanda nelle bottigliette da 500 a 450 ml, cosa che fu notata da molti clienti e che creò grande indignazione. Alla fine l'azienda fece un passo indietro.
«La gente è arrabbiata»
L'avvocata dei consumatori Sara Stalder ha dichiarato nello studio della SRF che non si può parlare di frode in senso penale: «Ma, nonostante ciò, la gente è arrabbiata perché ai rivenditori piace annunciare le rare riduzioni di prezzo, mentre invece nascondono gli aumenti».
I consumatori sono spesso impotenti contro la shrinkflation perché non possono verificare i cambiamenti nelle quantità o semplicemente non se le ricordano con precisione, continua Stalder.