PartitiPetra Gössi chiede unità all'interno del PLR
ATS
4.5.2019 - 12:09
La presidente del PLR Petra Gössi, a meno di sei mesi dalle elezioni federali, ha lanciato un appello all'unità all'interno del partito, mettendo l'accento sulla responsabilità individuale e la necessità di risolvere i «problemi della Svizzera odierna».
La consigliera nazionale svittese ha poi chiesto ai delegati presenti all'assemblea di Flawil (SG) di sostenere una politica ambientale «responsabile» per far fronte al cambiamento climatico.
«Possiamo prenderci gioco della situazione del mondo nella quale crescerà la prossima generazione?«, ha chiesto Gössi ai delegati, sostenendo che rispondere «si» significherebbe «essere egoisti o ignoranti».
Sostenuta dai risultati di un sondaggio interno sulle misure climatiche, la presidente del PLR ha annunciato che il partito elaborerà una presa di posizione sul tema. Secondo Gössi, al centro vi deve essere la responsabilità individuale. Il testo sarà presentato ai delegati il prossimo 22 giugno, mentre i risultati dell'inchiesta sono disponibili sul sito web del PLR.
Contro le lotte interne
La svolta ambientale della presidente non ha tuttavia fatto l'unanimità all'interno del partito: il vice-presidente, il bernese Christian Wasserfallen, si è detto contrario a una tassa ecologia sui biglietti aerei, mettendo anche in dubbio la rappresentatività di un sondaggio a cui ha risposto solo il 12% dei membri (circa 14'000 persone).
Nel suo discorso, Gössi ha invece elogiato l'indagine, sostenendo che essa offre una buona panoramica dello stato d'animo della base e ha prodotto risultati statistici di buona qualità.
«Dobbiamo smetterla di denigrare gli altri liberali-radicali», ha sottolineato la presidente del PLR, aggiungendo che nessuno «ha nulla da guadagnare se ci dividiamo in liberali di sinistra e di destra, in liberali economici e ambientali, in liberali sociali o approssimativi. Il liberalismo non significa fare quello che vuoi», ha avvertito Gössi. «Più ci disperdiamo, meno risultati otterremo»
Accordo quadro e previdenza
Nella sua allocuzione, la svittese ha fatto riferimento a quattro «problemi della Svizzera odierna»: le relazioni tra Confederazione e Ue, il futuro della previdenza per la vecchiaia, l'esplosione dei costi della salute e la necessità di attenuare il timore nei confronti della digitalizzazione.
Gössi ha poi ribadito il suo sostegno all'accordo quadro con l'Unione europea: «È tempo di mostrato cosa ci aspettiamo dall'Ue e cosa invece non vogliamo».
Per quanto riguarda la previdenza per la vecchiaia, la presidente del partito ha accusato la sinistra di «fare come se non esistesse alcun problema» in materia. «Spendere di più non è una soluzione, non fa altro che gettare benzina sul fuoco», ha detto Gössi, sostenendo che la Svizzera ha bisogno di un piano di finanziamento «sicuro e sostenibile». «Se le riforme falliscono, i nostri figli dovranno colmare i buchi (...). Mi oppongo fermamente a tale tradimento. L'attesa non è un'opzione», ha concluso.
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