Mobilità e disabilità Più stazioni accessibili ai disabili, ma gli obiettivi fissati nella legge sono stati mancati

cp, ats

21.6.2024 - 10:32

Sempre più stazioni sono accessibili ai disabili, ma gli obiettivi di legge non sono stati ancora raggiunti.
Sempre più stazioni sono accessibili ai disabili, ma gli obiettivi di legge non sono stati ancora raggiunti.
Keystone

Alla fine dello scorso anno, 1089 stazioni (+97 rispetto al 2022), su un totale di 1800 stazioni e fermate ferroviarie, erano utilizzabili autonomamente dai disabili.

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Ciò significa, secondo l'Ufficio federale dei trasporti, che l'80% dei viaggiatori, grazie alla ristrutturazione delle stazioni più importanti, può usufruire di strutture conformi alle esigenze di chi ha problemi di mobilità.

Tuttavia, sottolinea l'UFT, le ferrovie non hanno raggiunto in tutti i casi l'obiettivo – che scadeva a fine 2023 – sancito dalla legge sui disabili (LDis). Entro questa scadenza, le ferrovie dovevano infatti sottoporre le proprie stazioni e fermate alle misure costruttive del caso, purché proporzionali, per renderle conformi alla legge, potendo anche contare sull'appoggio dell'UFT.

Visto che l'obiettivo non è stato raggiunto, l'UFT continuerà ad affiancare le ferrovie allo scopo di contenere il più possibile i ritardi.

In virtù anche dei maggiori fondi a disposizione per l'esercizio e il mantenimento della qualità dell'infrastruttura ferroviaria negli anni 2025-2028, entro il 2027 saranno adattate altre 217 stazioni, che porteranno la quota di passeggeri in grado di viaggiare per lo più autonomamente e senza preavviso all'87%.

Per 323 stazioni e fermate ferroviarie, nonostante ripetuti interventi da parte dell'UFT gli adeguamenti potranno essere attuati solo in un secondo momento.

Per circa 160 stazioni e fermate ferroviarie un adattamento non è considerato proporzionale, tra l'altro per via dell'esiguo flusso di passeggeri rispetto ai costi. In caso di bisogno, però, le ferrovie sono tenute a offrire assistenza.