Partiti Previdenza per la vecchiaia, la ricetta del PLR

ATS

4.5.2019 - 15:35

La consigliera nazionale di Zurigo Regine Sauter presenta la risoluzione ai delegati del PLR.
La consigliera nazionale di Zurigo Regine Sauter presenta la risoluzione ai delegati del PLR.
Source: KEYSTONE/CHRISTIAN MERZ

All'assemblea dei delegati a Flawil, nel Canton San Gallo, il PLR ha approvato sabato una risoluzione sulla previdenza per la vecchiaia.

Essa chiede un pensionamento flessibile, un aumento moderato dell'IVA per finanziare l'AVS, oltre a misure di consolidamento per il secondo pilastro.

Tramite una risoluzione presentata ai 280 delegati liberali-radicali dalla consigliera nazionale di Zurigo Regine Sauter, il PLR vuole porre la base della propria linea in materia di politica pensionistica. Sebbene il sistema svizzero in questo ambito sia un modello di riferimento a livello internazionale, ora sono necessarie delle riforme strutturali.

Grandi sfide in tutti e tre i pilastri

Secondo Sauter ci sono grandi sfide in tutti e tre i pilastri della previdenza: esistono problemi di finanziamento dell'AVS e nell'ambito del secondo pilastro le rendite non potranno più essere pagate. Nessuno si è opposto alla risoluzione, mentre un solo membro si è astenuto.

Tra le richieste della risoluzione vi è quella di rendere più flessibile l'età di pensionamento. Ad esempio – spiega Sauter – una volta raggiunti i 65 anni si dovrebbe poter ridurre gradualmente l'orario di lavoro fino alla cessazione definitiva dell'attività professionale. Per questo motivo, dovrebbero essere creati incentivi finanziari per incoraggiare un maggior numero di dipendenti a rimanere nel mondo del lavoro, invece di imporre un'età pensionabile.

D'altro canto, l'età pensionabile per le donne deve essere innalzata da 64 a 65 anni. Tale aumento dovrà essere accompagnato da «ragionevoli misure di compensazione» durante il periodo di transizione per le persone direttamente interessate.

Con la riforma fiscale e il finanziamento dell'AVS in votazione il prossimo 19 maggio si otterrebbe solo una «breve boccata di aria fresca», indica Sauter. Il PLR propone quindi come misure aggiuntive un moderato aumento dell'IVA – che ha il vantaggio, a suo dire, di essere pagata da tutti – nonché l'introduzione di un freno all'indebitamento dell'AVS.

Secondo pilastro

Secondo il PLR, per garantire le rendite della previdenza professionale, ovvero il secondo pilastro, sono determinanti solo l'evoluzione dell'aspettativa di vita e il rendimento del capitale. Il tasso di conversione deve essere diminuito dal 6,8% al 6%, sostiene il partito. Tuttavia, compensazioni devono essere previste per le persone interessate da questa riduzione.

Le aliquote contributive dei dipendenti devono essere livellate e aumentate per ridurre gli svantaggi sul mercato del lavoro di quelli più anziani, aggiunge il partito. L'obbligo dovrebbe inoltre essere esteso anche ai giovani di età inferiore ai 25 anni e ai redditi bassi, per compensare parzialmente la diminuzione del tasso di conversione e mantenere il livello delle rendite pensionistiche. Infine, deve essere agevolato l'accesso al secondo pilastro per gli indipendenti.

Rafforzare il terzo pilastro

Il PLR vuole anche incoraggiare più persone a costituire il terzo pilastro, aumentando anche il livello massimo degli imporsi versati annualmente per la previdenza privata. Il partito intende anche garantirne l'accesso al coniuge inattivo professionalmente con la possibilità di riscattare una parte degli anni di versamento perduti in alcuni casi.

Nel corso della riunione, la risoluzione è stata integrata da una proposta secondo cui il PLR dovrebbe cercare di «depoliticizzare» l'età pensionabile entro il 2030.

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