PostaPosta: in futuro priorità solo ai pacchi, non a lettere e giornali
vey, ats
24.2.2022 - 13:01
Addio al recapito giornaliero di lettere e quotidiani stampati, la Posta in futuro potrebbe concentrarsi soprattutto sulla consegna rapida di pacchi. È quanto prevede la Commissione di esperti sul servizio postale universale.
vey, ats
24.02.2022, 13:01
24.02.2022, 13:40
SDA
«Entro il 2030 l'offerta attuale non risponderà più alle esigenze della popolazione e delle imprese», indicano oggi gli esperti della commissione, presentando il rapporto finale sul servizio universale del futuro. Dal documento emerge che la consegna giornaliera dei pacchi rimane importante, mentre lettere e giornali «tollerano un allentamento».
A loro avviso, la crescente digitalizzazione in Svizzera ha portato a un netto calo dell'invio di lettere: tra il 2002 e il 2020 il numero di lettere spedite annualmente è crollato da 3 a 1,7 miliardi. Secondo la commissione, nel 2030 si scenderà sotto il miliardo. D'altro canto, la spartizione di pacchi – complice il boom dell'e-commerce – diventa sempre più importante: l'aumento tra il 2002 e il 2020 è stato del 65% e si prevede un ulteriore incremento del 25% entro il 2030.
Recapito pacchi anche di sabato
Senza mettere in discussione il mandato di servizio universale, gli esperti ritengono che la Posta debba tenere il passo con questi cambiamenti ed essere modernizzato.
Per la commissione è ipotizzabile che la consegna delle lettere nei prossimi anni avvenga unicamente tramite posta B e solo tre volte a settimana: ciò, permetterebbe al Gigante Giallo di contenere i costi e porterebbe a un'ulteriore riduzione del volume delle lettere. Sarà inoltre da valutare la possibilità di consegnare i pacchi anche di sabato, garantendo il recapito sei giorni alla settimana.
La Svizzera dovrà in ogni caso continuare ad avere bisogno di un servizio universale di alta qualità su tutto il suo territorio. La legge, aggiungono gli esperti, deve continuare a garantire la consegna il giorno lavorativo successivo. Ciò si applicherebbe però solo ai pacchi.
La morte dei quotidiani cartacei
A rischio è pure l'esistenza dei quotidiani cartacei. Secondo la commissione di esperti, nei prossimi anni «i contenuti saranno offerti e utilizzati prevalentemente in modalità digitale. Non sarà quindi più appropriato mantenere il servizio universale per la distribuzione quotidiana di giornali stampati oltre il 2030».
Per quanto riguarda invece i pagamenti, le transazioni in contanti devono rimanere parte del servizio universale almeno «fino a quando non esisterà un mezzo di pagamento digitale con caratteristiche comparabili».
Nonostante tutti questi cambiamenti, una ridotta – ma affidabile – offerta dovrebbe rimanere per le persone con difficoltà di accesso al mondo digitale, sostengono gli esperti nel loro rapporto.
Ogni persona residente in Svizzera dovrebbe inoltre continuare a poter aprire un conto con le funzioni di pagamento di base e di poter pagare in contanti, indica la commissione, secondo cui tali prestazioni possono essere fornite indipendentemente dai servizi postali. A suo avviso, questo mandato dovrebbe essere messo a concorso pubblico e, se necessario, finanziato dallo Stato.
La Commissione di esperti sul servizio postale universale è stata istituita nel marzo 2021 dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e dal Dipartimento delle finanze (DFF).