Nel suo discorso del Primo Maggio a Bienne (BE) il sindacalista Pierre-Yves Maillard ha denunciato i «dati sull'inflazione completamente falsati» che vengono annunciati in Svizzera. Il fatto che i premi sanitari siano esclusi dal calcolo offusca la realtà.
Keystone-SDA, pl, ats
01.05.2024, 15:49
01.05.2024, 16:09
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Il presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS) ha paragonato i premi sanitari a «una tassa». Ma, ha aggiunto, «è l'unica tassa che non ha un tetto massimo e sulla quale nessuno vota mai». E se non è una tassa, «allora perché i premi sanitari non sono presi in considerazione nelle cifre ufficiali dell'inflazione?», ha chiesto Maillard.
A causa di questa «omissione», la realtà dell'inflazione è ampiamente sottostimata, ha affermato il consigliere agli Stati (PS/VD), argomentando a favore dell'iniziativa socialista sulla limitazione dei premi al 10% del reddito, che sarà messa in votazione il 9 giugno.
«Molto da fare»
Questa sarà la prossima battaglia della sinistra, ma ce ne saranno altre perché nel 2024 «ci darà molto lavoro da fare», ha dichiarato Pierre-Yves Maillard. L'USS si batterà contro la riforma del 2° pilastro, che secondo il sindacato aumenterà i costi salariali di 2 miliardi di franchi all'anno e ridurrà le pensioni del 13% nella loro parte obbligatoria.
Altri argomenti sul tappeto: la liberalizzazione del sistema sanitario e la difesa del servizio pubblico nei settori dell'elettricità e nei trasporti. Tutti temi sui quali il dirigente sindacale intende cavalcare l'onda del successo del recente voto sulla 13esima rendita AVS.