SocietàProtezione minori e adulti, ecco il bilancio dopo 10 anni
kigo, ats
1.9.2022 - 09:00
Il diritto in materia di protezione di minori e adulti compirà fra poco dieci anni. La Conferenza dei Cantoni per la protezione dei minori e degli adulti (COPMA) stila un bilancio positivo, proponendo comunque alcuni migliorie.
Keystone-SDA, kigo, ats
01.09.2022, 09:00
01.09.2022, 09:53
SDA
Dal 2013, bambini maltrattati, genitori in conflitto o persone che soffrono di problemi psichici beneficiano del sostegno dell'autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA, o ARP in Ticino). Prima, in gran parte della Svizzera, le misure venivano prese dai consigli comunali, si legge in un comunicato odierno della COPMA.
Con il nuovo diritto, l'interesse di bambini e adulti è stato messo in primo piano, si felicita la Conferenza. In seno all'APMA (spesso nota anche con la sigla tedesca KESB), le decisioni vengono prese da persone senza partito preso e che dispongono delle conoscenze professionali specifiche.
«Questa professionalizzazione è stata giudiziosa e rappresenta, col senno di poi, un progresso importante in materia di politica sociale», ha detto la segretaria generale della COPMA Diana Wider, citata nella nota. Ogni decisione è oggi presa da tre esperti che possono contare su formazioni sociali, giuridiche o psicologiche e può essere sottoposta all'esame di un tribunale indipendente.
Miglioramenti possibili
Le persone interessate sono per due terzi adulti, che hanno ad esempio problemi mentali o difficoltà nella gestione finanziaria o amministrativa. I minori rappresentano il terzo restante: spesso i loro genitori sono in conflitto e incapaci di accordarsi sui diritti di visita.
Anche se il sistema funziona, secondo la COPMA sono necessari più mezzi. Una curatrice o un curatore gestisce spesso oltre 80 dossier simultaneamente, con un tempo di lavoro che rappresenta in media un'ora e mezza al mese per ogni persona. Idealmente, si dovrebbero gestire 60 casi di adulti o 50 di bambini.
Un altro miglioramento possibile riguarda l'informazione alla popolazione. La collaborazione fra attori istituzionali funziona bene, ma il loro lavoro deve essere meglio presentato verso l'esterno, prosegue il comunicato.
Attualmente, 145'000 persone sono assistite nel quadro delle misure di protezione. «Nessuno è al riparo dal ritrovarsi un giorno in una situazione difficile», sottolinea la COPMA, che ammette come il sistema d'aiuto possa in un primo momento risultare destabilizzante.
Per ridurre le incertezze, serve quindi una sensibilizzazione, con una maggiore presentazione delle attività dell'APMA, dei suoi metodi di lavoro o ancora dei compiti svolti.
Giornate di studio
La COPMA riunisce oggi e domani oltre 500 collaboratori dell'APMA a Friburgo per le Giornate di studio nazionali. Quale parte dei Cantoni, COPMA è una conferenza intercantonale specializzata che coordina le operazioni fra le varie realtà cantonali.
Le APMA sono invece nei Cantoni una sorta di tribunale con autorità quasi giuridica, che ordina le misure di protezione. Curatrici e curatori sono dal canto loro le persone che mettono in pratica tali misure.