Armi RUAG reagisce alle critiche sui conti salati

ATS

5.1.2019 - 14:05

La RUAG reagisce alle critiche riguardanti fatturazioni troppo elevate nei confronti dell'Esercito svizzero. Nella foto il CEO Urs Breitmeier.
La RUAG reagisce alle critiche riguardanti fatturazioni troppo elevate nei confronti dell'Esercito svizzero. Nella foto il CEO Urs Breitmeier.
Source: KEYSTONE/WALTER BIERI

La RUAG, società controllata dalla Confederazione specializzata nell'armamento e nelle attività aerospaziali, reagisce alle critiche riguardanti fatturazioni troppo elevate nei confronti dell'Esercito svizzero.

Nella prima metà del 2019 verranno fornite al Controllo federale delle finanze tutte le cifre relative all'ambito dell'aviazione, ha spiegato il CEO di RUAG Urs Breitmeier alla trasmissione radiofonica della SRF "Samstagsrundschau", cogliendo l'occasione per rispondere a quanto pubblicato alla metà di dicembre dalla stampa svizzerotedesca.

"Decine di milioni di franchi di troppo"

I domenicali "Ostschweiz am Sonntag" e "Zentralschweiz am Sonntag" avevano sostenuto che la RUAG avrebbe, per anni, fatturato decine di milioni di franchi di troppo al Dipartimento federale della difesa (DDPS) per la manutenzione di velivoli militari.

Secondo i domenicali, stando a un'inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), la RUAG avrebbe utilizzato i soldi provenienti da tale sovrafatturazione per sovvenzionare altri settori d'attività, principalmente quello, non redditizio, degli aerei civili. Il sovraccosto per la manutenzione di velivoli ed elicotteri militari sarebbe del 30-35%, molto di più del margine massimo consentito dell'8-10%.

"Nessun trucco contabile"

Breitmeier, nel corso della trasmissione radiofonica, ha rifiutato ogni paragone con il caso AutoPostale. RUAG - ha affermato - non ha utilizzato alcun trucco contabile e non ha ricevuto nessuna sovvenzione. Le fonti che parlano di margini di guadagno di oltre il 30% non sarebbero a suo dire affidabili.

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