Epidemia SAB: promuovere valore aggiunto regionale

ATS

28.4.2020 - 12:18

Per il SAB il Fondo per lo sviluppo regionale dovrebbe essere dotato di 100 milioni di franchi supplementari versati a fondo perso per la promozione di progetti, ad esempio di gestori di impianti di risalita. Nell'immagine una funivia nel Toggenburgo (SG).
Per il SAB il Fondo per lo sviluppo regionale dovrebbe essere dotato di 100 milioni di franchi supplementari versati a fondo perso per la promozione di progetti, ad esempio di gestori di impianti di risalita. Nell'immagine una funivia nel Toggenburgo (SG).
Source: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER

Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) ha elaborato un catalogo di rivendicazioni per fronteggiare la crisi del coronavirus a lungo termine.

Queste ruotano attorno all'esigenza di favorire la realizzazione di valore aggiunto a livello locale, in particolare nel turismo. In materia di sanità il SAB chiede tra l'altro una revisione della pianificazione ospedaliera e la formazione di più medici di condotta.

«Nel febbraio 2020 si discuteva ancora della chiusura di 120 ospedali, soprattutto nelle regioni di campagna», deplora il comitato del SAB in un documento pubblicato oggi.

Medici di condotta meglio rimunerati

Tra le richieste figura quella rivolta ai Cantoni di riconsiderare la pianificazione ospedaliera. Per il comitato dell'associazione, questa deve tenere conto delle capacità offerte dall'esercito e dalla protezione civile in situazioni di emergenza.

Constatando la pressoché totale mancanza di medici di famiglia nelle regioni di montagna, il SAB chiede una maggiore formazione di dottori. Il numerus clausus idealmente andrebbe abbandonato, ma va perlomeno allentato. Il tariffario Tarmed va rivisto per rimunerare in modo più cospicuo i medici di condotta.

Regionalizzare l'economia

Molte richieste per attenuare gli effetti della pandemia Covid-19 e di eventuali future crisi analoghe riguardano l'economia e auspicano un «rafforzamento delle catene di produzione regionali e locali». Per l'organizzazione è infatti palese che «il modello di un'economia globalizzata è molto vulnerabile in questo tipo di situazioni». Tra i settori cui il SAB presta particolare attenzione spicca il turismo. È anche l'unico per cui il comitato avanza cifre concrete.

Il Fondo per lo sviluppo regionale dovrebbe essere dotato di 100 milioni di franchi supplementari versati a fondo perso per la promozione di progetti, ad esempio di gestori di impianti di risalita.

Innovazione nel turismo

Per la promozione dell'innovazione, della collaborazione e dello sviluppo delle conoscenze nel turismo (il cosiddetto modello Innotour) vanno liberati 10 milioni supplementari. Dal canto suo Svizzera Turismo, l'ente di diritto pubblico chiamato a promuove la domanda di viaggi e vacanze nella Confederazione, dovrebbe ottenere un credito addizionale di 40 milioni, per una campagna da attivare in Europa non appena le restrizioni alla mobilità saranno allentate.

Promuovere legno e 5G

Varie richieste concernono l'agricoltura e la silvicoltura. In quest'ultimo settore si impone un cambiamento di rotta dato che «esportiamo materia prima a buon mercato e importiamo costosi prodotti elaborati». Il legno va anche promosso come materiale per l'edilizia e come fonte di energia rinnovabile, auspica il SAB.

L'attuale crisi ha anche rivelato l'importanza e i problemi dell'insegnamento a distanza e del telelavoro. Per evitare i secondi è assolutamente necessario rafforzare le reti di fibra ottica e di telecomunicazione mobile di quinta generazione (la cosiddetta 5G).

Investire in strade e ferrovie

Nel settore dei trasporti, i grandi progetti decisi nell'ambito del Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) e del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF) devono essere avviati rapidamente. I lavori di riparazione della rete ferroviaria e stradale devono essere accelerati.

Per le aziende di trasporto pubblico con un'elevata frequenza da parte di turisti occorre inoltre trovare una soluzione finanziaria per compensare le perdite dovute alla chiusura ordinata dal Consiglio federale.

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