ViolenzeDonna picchiata a Sciaffusa, la perizia scagiona la polizia da accuse
mp, ats
9.8.2024 - 11:58
Il Consiglio di Stato sciaffusano non ritiene che la polizia si sia comportata in modo scorretto nel caso di una donna di 43 anni rimasta gravemente ferita dopo essere stata picchiata da alcuni uomini a fine 2021.
Keystone-SDA, mp, ats
09.08.2024, 11:58
09.08.2024, 12:21
SDA
Il governo si basa sui risultati di una perizia esterna commissionata all'ex professore di diritto penale Andreas Donatsch.
Il rapporto conclude che la polizia sciaffusana «ha svolto il suo lavoro in modo molto rapido e professionale e ha preso sul serio la vittima», ha indicato oggi in una nota l'esecutivo cantonale.
Una sola lacuna, non importante
La perizia del professor Donatsch confuta l'accusa di aver riservato un trattamento preferenziale alle persone coinvolte nel reato.
Solo durante una perquisizione domiciliare effettuata più di un anno dopo i fatti, l'ordine emesso per sequestrare i telefoni cellulari di un imputato non è stato eseguito con sufficiente rapidità o completezza.
Ma tale lacuna è stata considerata di scarsa importanza per il caso.
Caso scoppiato dopo un reportage della SRF
Alla fine di maggio, la trasmissione «Rundschau» della tv svizzerotedesca SRF aveva trasmesso un servizio sulla vicenda della 43enne che era stata aggredita fisicamente da diversi uomini nell'appartamento di un avvocato di Sciaffusa nel dicembre 2021.
Nel programma, la polizia e il ministero pubblico sciaffusano erano stati accusati di errori nella gestione del caso.
In seguito al servizio, diverse centinaia di persone avevano manifestato nel capoluogo cantonale e avevano criticato la procura per non aver indagato in modo sufficientemente professionale e coerente sui casi di violenza e reati sessuali contro le donne.
Il Governo s'è mosso
Il Consiglio di Stato sciaffusano aveva quindi annunciato che avrebbe commissionato una perizia esterna sul comportamento della polizia in questo caso.
Un'indagine sul lavoro del ministero pubblico, anch'esso criticato nel servizio, era stata esplicitamente esclusa perché, secondo il governo cantonale, non era auspicabile.
I servizi della SRF giornalisticamente molto discutibile
In seguito a un reclamo del Consiglio di Stato – che aveva contestato numerosi punti di due servizi di Rundschau – l'organo di mediazione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR), pur ritenendo lecito che il programma basasse i suoi servizi principalmente sulle dichiarazioni e sulle opinioni della donna, ne aveva criticato singoli passaggi.
Riteneva ad esempio «giornalisticamente molto discutibile» il fatto che il primo dei servizi ipotizzasse che oltre alla violenza ci fosse stato anche un abuso sessuale.
In questo modo, le accuse più gravi sono state rivolte a tutti i presunti colpevoli, a fronte di prove scarse. Secondo l'organo di mediazione, anche altri punti hanno violato il principio dell'oggettività.
Nei confronti dei presunti responsabili è stato avviato un procedimento penale che è tuttora in corso.