Bimbo rapito Sicurezza all'ospedale di Lucerna, genitori preoccupati già nel 2017

phi

14.12.2022

La clinica ginecologica a Lucerna (foto d'archivio).
La clinica ginecologica a Lucerna (foto d'archivio).
KEYSTONE/URS FLUEELER

Rapimento di un bambino a Lucerna: già cinque anni fa, una coppia aveva contattato l'ospedale via e-mail per avvertire che persone sconosciute potevano entrare «con estrema facilità» nella clinica femminile. Quali misure adottano le altre strutture?

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È l'incubo di ogni madre: la mattina del 12 dicembre, una donna entra nella clinica femminile dell'Ospedale Cantonale di Lucerna, si finge infermiera e rapisce un neonato di tre giorni. Poco dopo viene arrestata e il bambino viene restituito ai genitori.

L'Ospedale Cantonale di Lucerna (Luks) ha commentato solo brevemente l'incidente: il concetto di sicurezza deve essere rivisto in base al rapporto della polizia. Ma, come rende noto l'«Aargauer Zeitung», già nel 2017 dei genitori avevano denunciato che l'ospedale non era sicuro.

«Sebbene mia moglie si sia trovata molto bene nel vostro ospedale, abbiamo deciso di tornare a casa dopo soli tre giorni per motivi di sicurezza», si legge in un'e-mail di una coppia. «Il motivo è che è estremamente facile accedere alle stanze dell'ospedale femminile attraverso l'ingresso principale e l'ascensore, dove le madri giacciono con i loro bambini».

«Se io, come donna con cattive intenzioni, mi metto un camice bianco», continua il testo, «metto delle penne nel taschino ed entro in una stanza con una tessera falsa e dico alla madre che il bimbo deve andare in reparto per un breve controllo, nessuna mamma si oppone e il bambino se ne va».

Come è gestita la sicurezza negli altri ospedali?

Poiché le uniformi del personale non sono chiuse a chiave al Luks, chiunque può travestirsi da professionista, continua la «Aargauer Zeitung». L'ospedale non commenta: «Il Luks non fornisce informazioni più dettagliate sui possibili punti deboli e sulle singole misure di sicurezza tattiche per proteggere i suoi pazienti e il funzionamento dell'ospedale».

Mentre a Lucerna nessuno deve identificarsi, all'Ospedale Universitario di Zurigo anche i genitori possono entrare nella struttura e nel reparto di neonatologia solo previa registrazione. Il reparto maternità, invece, dove madre e figlio finiscono dopo il parto, è liberamente accessibile, anche se un servizio di sicurezza lo pattuglia.

All'ospedale di Zollikerberg, nel Canton Zurigo, il reparto di ginecologia non è accessibile, mentre alla clinica Hirslanden St. Anna di Lucerna il bambino viene sempre tenuto con la madre o in una stanza  controllata. Negli ospedali più piccoli, come quello di Nidvaldo, questo problema non esiste perché i pazienti si conoscono personalmente.

All'ospedale di Turgovia il diritto di visita non è limitato, scrive Rolf Zehnder nella «Aargauer Zeitung». In riferimento al caso di Lucerna, aggiunge: «Non c'è quasi nessuna misura tecnica che possa essere presa contro l'alta energia criminale unita all'audacia».