FiscalitàSinistra e sindacati contro abolizione tassa di bollo
bt, ats
29.6.2021 - 10:30
Un referendum contro l'abolizione della tassa di bollo è stato lanciato da un comitato interpartitico composto da PS, Verdi e sindacati. La sinistra lamenta il fatto che tale misura andrebbe ancora una volta ad alleviare l'onere fiscale delle grandi imprese.
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29.06.2021, 10:30
29.06.2021, 10:39
SDA
Meno di due settimane fa, durante la sessione estiva, il Parlamento ha approvato la prima tranche del progetto, ovvero la soppressione della tassa d'emissione sul capitale proprio. Secondo i calcoli della Confederazione, ciò comporterà un buco nell'ordine di 250 milioni di franchi nelle entrate annuali.
Il comitato si oppone a tale decisione. Una volta di più, hanno sottolineato alcuni suoi membri durante una conferenza stampa odierna, a beneficiarne sarebbero proprio coloro che non hanno bisogno di sgravi fiscali. Il riferimento è a grandi imprese, al settore della finanza e ai proprietari di capitale.
Inoltre, lo sgravio peserebbe sulle spalle di tutti i cittadini. Questo perché, per compensare le perdite fiscali, lo Stato avrebbe due strade: aumentare l'imposta sul reddito o tagliare prestazioni e servizi nel tentativo di risparmiare.
L'abolizione della tassa d'emissione fa parte di una strategia orchestrata dalla destra che, piano piano, mira a eliminare tutte le imposte di bollo, avverte Cédric Wermuth, co-presidente del PS e consigliere nazionale argoviese, secondo la versione scritta del suo discorso. Il Parlamento discuterà presto anche l'abrogazione di quella sull'acquisto e la vendita di titoli e di quella sui premi dell'assicurazione.
In totale, le tasse di bollo contribuiscono ogni anno al bilancio federale per 2,2 miliardi. Per di più, la loro abolizione, rincara la dose Wermuth, «è solo la punta dell'iceberg». I partiti borghesi stanno in effetti architettando ulteriori riduzioni miliardarie delle imposte, tramite una serie di progetti in cantiere.
Ad esempio, il Consiglio degli Stati ha già optato per stralciare i dazi doganali sui prodotti industriali, argomento sul quale il Nazionale si chinerà in autunno. Sul tavolo vi è poi l'abolizione del valore locativo, che la commissione preparatoria degli Stati raccomanda di adottare. Infine, il governo ha appena deciso di aumentare le deduzioni per i premi di assicurazione malattia.
Secondo Adrian Wüthrich, presidente di Travail.Suisse, queste agevolazioni fiscali arrivano peraltro nel peggior momento possibile. Dagli anni '90, la tassa d'emissione è stata ridotta diverse volte e sono state introdotte delle quote esenti. «Ci sono già stati regali all'economia per miliardi di franchi». E ora, deplora Wüthrich, il Parlamento vuole abolire del tutto la tassa nonostante la crisi scatenata dal coronavirus.
La mancanza di entrate fiscali metterebbe a dura prova anche la politica climatica elvetica, ha fatto notare da parte sua Franziska Ryser, consigliera nazionale sangallese e vicepresidente dei Verdi. «Se la Svizzera vuole trovare soluzione serie alla crisi climatica l'abolizione della tassa di bollo sarebbe un errore fatale», si legge nel testo del suo intervento. Per gli ecologisti è infatti fondamentale che Berna disponga di fondi a sufficienza da investire in questa battaglia a loro tanta cara.