Svizzera-Ue Soluzione su accordo quadro vicina?

ATS

9.6.2019 - 10:49

L'ex segretario di Stato Michael Ambuehl favorevole a una rinegoziazione dell'accordo quadro
L'ex segretario di Stato Michael Ambuehl favorevole a una rinegoziazione dell'accordo quadro
Source: KEYSTONE/LUKAS LEHMANN

Il Consiglio federale starebbe cercando di raggiungere un'intesa con l'Ue sull'accordo quadro entro la fine di ottobre, stando a quanto afferma la «NZZ am Sonntag».

Alcuni però, come l'ex segretario di Stato Michael Ambühl, continuano a ritenere necessario rinegoziare con Bruxelles per ottenere maggiori garanzie.

Nella lettera inviata al Presidente della Commissione europea, il governo svizzero scrive – rivolgendosi a Jean-Claude Juncker- di volere instaurare un dialogo «con la commissione che presiedete». Il Consiglio federale avrebbe intenzione di raggiungere, se possibile, un accordo con Juncker, che però conclude ufficialmente il suo mandato il 31 ottobre. Apparentemente quindi l'obbiettivo sarebbe quello di trovare una soluzione prima della fine di ottobre, , sottolinea il domenicale.

Per Michael Ambühl, che a suo tempo aveva negoziato i bilaterali II, è necessaria invece una rinegoziazione approfondita. «I miglioramenti estetici non sono una soluzione. Ora abbiamo bisogno di vere trattative», afferma l'ex diplomatico e professore del Politecnico di Zurigo in un'intervista alla SonntagsZeitung.

Affinché un accordo sia accettabile per entrambe le parti, è necessario un certo equilibrio di interessi. L'UE chiede di dinamizzare gli accordi bilaterali, in cambio la Svizzera potrebbe esigere misure compensatorie ed eccezioni in settori di vitale importanza per la Svizzera, come la protezione dei salari. Per l'ex segretario di Stato inoltre la procedura di risoluzione delle controversie dovrebbe essere semplificata e prevedere un tribunale arbitrale indipendente.

Ieri anche il presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS) Pierre-Yves Maillard ha ribadito la richiesta di rinegoziazione dell'accordo quadro con l'Unione europea (UE). «Servono adeguamenti di fondo nel testo» ha detto alla «Neue Zürcher Zeitung» precisando che i sindacati non sosterranno il testo nella sua forma attuale.

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