Nel 2023 Specie animali in Svizzera, bilancio contrastato del WWF

ns, ats

27.12.2023 - 10:57

L'asprone, un cugino del pesce persico, è "minacciato d'estinzione".
L'asprone, un cugino del pesce persico, è "minacciato d'estinzione".
Keystone

Il WWF traccia un bilancio contrastato dell'evoluzione dello stato di salute delle specie animali in Svizzera nel 2023.

Keystone-SDA, ns, ats

In un comunicato odierno, la sezione elvetica del World Wide Fund for Nature dà spazio a due esempi positivi, il cervo rosso e la raganella comune, fonte di speranza per il futuro della biodiversità.

Le cifre sul lungo periodo segnalano un marcato declino a livello globale delle specie animali, si legge nella nota. Secondo il Living Planet Report 2022, dal 1970 le popolazioni dei soli vertebrati prese in esame sono diminuite in media del 69% in tutto il mondo, ricorda ad esempio l'organizzazione non governativa (ong) ambientalista.

L'ultima edizione del Living Planet Report, stilata dallo stesso WWF insieme alla Società zoologica di Londra, fornisce un'indicazione sull'evoluzione globale della biodiversità.

Per quanto concerne la situazione nel 2023 nella Confederazione, la filiale elvetica del WWF si è limitata a una scelta mirata su alcune specie, che non vuole avere carattere esaustivo. Ci sono segnali positivi che permettono alla ong di affermare che «possiamo fermare l'estinzione delle specie».

Progressi per raganella e cervo

L'associazione ambientalista cita ad esempio la raganella, Hyla arborea secondo il nome scientifico, presente solo al nord delle Alpi. Nel 2005, questo anfibio rischiava di scomparire in toto dalla Svizzera. Grazie a diverse misure di sostegno, il declino è stato rallentato.

Sebbene la conservazione della raganella non sia ancora assicurata, la minaccia è diminuita, tanto che ora è considerata solo vulnerabile. A livello locale, ad esempio nella Valle della Reuss argoviese, gli interventi hanno portato a un aumento degli effettivi.

Un altro esempio positivo è costituito dal cervo, cacciato fino a estinguersi nel 1850. Da allora, le sue condizioni di vita sono notevolmente migliorate e oggi in territorio elvetico vivono nuovamente circa 40'000 esemplari. In montagna, le loro popolazioni erano così elevate da impedire il ringiovanimento delle foreste protette e il loro adattamento ai cambiamenti climatici.

Il ritorno del lupo ha invertito la tendenza. Questi predatori cacciano soprattutto i cervi malati e deboli, consentendo alle foreste di riprendersi. Con l'attuale eradicazione di interi branchi, in molti luoghi al cervo manca un antagonista naturale, con conseguenze per l'ecosistema forestale, sostiene il WWF.

Male colubro liscio e asprone

Accanto ad evoluzioni positive, il WWF ne cita anche di negative. Le popolazioni del colubro liscio (Coronella austriaca) sono diminuite del 70% tra il 1980 e il 2005, e di un ulteriore 70% da quell'anno. L'evoluzione è legata alla perdita dei suoi habitat di predilezione, aridi e ben strutturati. Secondo il Centro nazionale di dati e informazioni sulla fauna svizzera (info fauna), il serpente è «vulnerabile». La pessima salute riguarda oltre l'80% delle 16 specie di rettili elvetici.

Molto peggiore è la situazione dell'asprone (Zingel asper), un cugino del pesce persico, di cui in Svizzera sussistono solo pochi esemplari nel corso giurassiano del Doubs. Per info fauna è «minacciato d'estinzione».

Un tempo diffuso nel bacino francese e svizzero del Rodano, oggi vive solo in quattro sezioni francesi del fiume scollegate l'una dall'altra. Durante il controllo degli stock di quest'anno, in Svizzera è stata trovata una sola femmina, trasportata poi in un acquario a Losanna.

Ora si sta cercando di preservare la variante adattatasi al Doubs con un maschio proveniente dalla Francia: se questo tentativo andrà a buon fine, forse sarà possibile reintrodurre la specie nel fiume; in caso contrario, scomparirà da tutta la Svizzera, deplora il WWF.

Vincitori e vinti nel mondo

La sezione elvetica fornisce anche un piccolo campione di «vincitori e vinti» a livello globale, tratto dal bilancio stilato dall'organizzazione centrale, che ha sede a Gland (VD).

Anche in questo caso non c'è alcuna ambizione di esaustività. Tra le specie animali che nel 2023 hanno fatto registrare evoluzioni positive vengono citati ad esempio i rinoceronti bianchi (sempre minacciati dal bracconaggio) e i bisonti del Caucaso (estinti in natura un secolo fa, oggi se ne contano oltre 8000 esemplari nelle foreste europee).

Prospettive assai poco rosee invece si profilano ad esempio per i leoni (con popolazioni sempre in calo), l'insieme degli anfibi (come rane, rospi, tritoni e salamandre, che soffrono per la distruzione degli habitat e per il riscaldamento globale) e i salmoni dell'Atlantico (confrontati in particolare con gli ostacoli che l'uomo ha costruito lungo i fiumi e l'inquinamento).