Aeronautica Il Governo blocca le attività della Pilatus in Arabia Saudita e negli Emirati

ATS

26.6.2019 - 11:47

Il costruttore di aerei nidvaldese Pilatus deve ritirarsi dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha deciso il Dipartimento federale degli affari esteri.
Il costruttore di aerei nidvaldese Pilatus deve ritirarsi dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha deciso il Dipartimento federale degli affari esteri.
Source: KEYSTONE/EPA ANA-MPA/ALEXANDROS BELTES

Il costruttore di aerei Pilatus deve ritirarsi dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha deciso la Direzione politica del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Quest'ultima ha vietato le attività in applicazione della legge federale sulle prestazioni di sicurezza private fornite all'estero (LPSP). Pilatus ha ora 90 giorni per lasciare Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Non vi sono invece elementi per emettere lo stesso provvedimento per quanto riguarda Qatar e Giordania, indica in un comunicato odierno il DFAE.

La competente direzione del dipartimento ha esaminato i servizi di supporto della società nei quattro Stati arabi, che includono il supporto tecnico, la gestione dei pezzi di ricambio e la risoluzione dei problemi relativi al velivolo PC-21 e ai simulatori.

Stando al DFAE, queste attività rappresentano un sostegno a forze armate e sono quindi soggette all'obbligo di notifica secondo la LPSP. Dopo aver esaminato la situazione, si è giunti alla conclusione che i servizi forniti da Pilatus violano la legge, poiché incompatibili con gli obiettivi di politica estera di Berna.

La Direzione politica del DFAE è inoltre dell'avviso che esistano indizi secondo cui il costruttore nidvaldese non abbia rispettato l'obbligo di notifica previsto dalla legge. Ha dunque sporto denuncia presso il Ministero pubblico della Confederazione.

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