Sicurezza Strasburgo: killer già noto in Svizzera

ATS

12.12.2018 - 18:00

Il presunto autore della sparatoria di ieri a Strasburgo è conosciuto dalla polizia svizzera. Immagine d'archivio.
Il presunto autore della sparatoria di ieri a Strasburgo è conosciuto dalla polizia svizzera. Immagine d'archivio.
Source: KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Chekatt Cherif, il presunto autore della sparatoria di martedì a Strasburgo, che ha causato 3 morti e 13 feriti, è conosciuto dalla polizia svizzera per delitti comuni: furti, rapine e violenze. La sicurezza è stata rafforzata alla frontiera con la Francia.

Che il 29enne francese di origini nordafricane è conosiuto dalle forze dell'ordine elvetiche lo ha affermato alla radio RTS la portavoce dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) Cathy Maret. 

L'uomo è stato in carcere a Basilea. Stando al Blick sarebbe stato condannato nel 2013 per ripetuto furto con scasso a un anno e mezzo di detenzione, di cui 16 mesi scontati in carcere. In totale, stando alla magistatura francese, Cherif è stato condannato 27 volte in totale.

“Siamo in contatto con le autorità francesi: siamo vigili, sia con la polizia che con le guardie di frontiera, per trovare il sospetto se dovesse eventualmente essere in Svizzera”, spiega inoltre Cathy Maret. “Le dogane hanno rinforzato i sistemi di sicurezza - aggiunge - sulla base delle informazioni trasmesse dalla Francia”.

Fonti investigative tedesche ritengono plausibile che Cherif Chekatt abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi in Germania e si sia quindi diretto lì.

La dinamica dell'attentato

Nella prima conferenza stampa dopo l'attentato di Strasburgo, il procuratore ha ricostruito la macabra spedizione dell'assalitore, Cherif Chekatt.

L'individuo è stato visto per la prima volta con un coltello poco prima delle 20:00 in rue des Orfèvres, nella zona del mercatino di Natale. Ha poi attraversato diverse strade del centro. Secondo testimonianze raccolte dagli inquirenti, ha precisato Heitz, ha gridato "Allah Akbar".

"Durante tutto il suo percorso - ha aggiunto in conferenza stampa - ha aperto il fuoco e utilizzato un coltello con cui ha ferito gravemente e dato la morte". L'individuo ha poi sparato contro "quattro militari" dell'operazione antiterrorismo Sentinelle che hanno risposto colpendolo al braccio.

L'uomo è poi fuggito a bordo di un taxi. Secondo quanto testimoniato dal tassista, l'uomo ha chiesto di essere portato nel quartiere di Neuhof. "Per giustificare le ferite riportate, ha spiegato all'autista di aver sparato contro i militari e ucciso 10 persone", ha spiegato il procuratore, aggiungendo che una volta sceso dall'auto c'è stato un ulteriore scontro a fuoco con dei poliziotti.

Appelli a sospendere manifestazioni gilet gialli

Si moltiplicano intanto gli appelli a sospendere le manifestazioni di ogni sabato dei gilet gialli.

Il sottosegretario all'Interno, Laurent Nuñez, ha invocato la "responsabilità di tutti", aggiungendo di "sperare che ci saranno meno manifestazioni" sabato in Francia visto l'attentato di Strasburgo. "Penso che il movimento debba finire", ha dichiarato la ministra della Giustizia, Nicole Belloubet.

Appelli anche dall'opposizione: "le forze dell'ordine, che sono sfinite, con l'occhio alle minacce che conosciamo", devono potersi concentrare sulla sicurezza dei francesi, ha detto il sindaco di Nizza Christian Estrosi (Les Republicains).

Anche il vicepresidente dei Republicains, Damien Abad, ha affermato che "i francesi non capirebbero se le nostre forze di polizia non fossero pienamente mobilitate su questa lotta al terrorismo".

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