Militari al potereSudan: la Svizzera chiede una transizione democratica
bt, ats
5.1.2022 - 19:35
La Svizzera domanda una transizione democratica in Sudan dopo le dimissioni di domenica del primo ministro civile Abdallah Hamdok. Berna sostiene le aspirazioni del popolo sudanese alla libertà, alla pace e alla giustizia, scrive oggi il DFAE.
Keystone-SDA, bt, ats
05.01.2022, 19:35
05.01.2022, 19:37
SDA
In una presa di posizione pubblicata su Twitter, il Dipartimento federale degli affari esteri esorta tutti gli attori implicati a impegnarsi per garantire una transizione democratica. La libertà d'espressione e di riunione deve essere protetta, bisogna mettere fine all'uso eccessivo della forza contro civili e manifestanti pacifici e i responsabili di violazioni devono renderne conto, si legge nella nota.
Dopo le dimissioni di Hamdok, i militari sono soli al comando del Paese africano. Spodestato con un colpo di Stato il 25 ottobre, il capo del governo era stato rimesso al suo posto dopo un mese, a seguito di un accordo con il numero uno dell'esercito, il generale Abdel Fattah al-Burhan.
Ieri Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito e Norvegia avevano esortato i militari sudanesi a non nominare unilateralmente un premier in sostituzione di Hamdok. Se questo dovesse avvenire, hanno avvertito, verrebbe pregiudicata la credibilità delle istituzioni di transizione e il Paese rischierebbe di precipitare in un conflitto.