Sospetti brogli TG: un seggio del parlamento rimane vacante

ATS

20.5.2020 - 12:49

La sala di Frauenfeld dove si riunisce, a causa del Coronavirus, il Gran consiglio turgoviese (foto d'archivio)
La sala di Frauenfeld dove si riunisce, a causa del Coronavirus, il Gran consiglio turgoviese (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER

A causa delle irregolarità emerse alle elezioni dello scorso 15 marzo, uno dei 130 seggi del Gran consiglio turgoviese rimane per il momento vacante. Il parlamento cantonale ha deciso di rimandare la conferma del mandato.

Riunito per motivi legati al Covid-19 in un padiglione multiuso, il Gran consiglio del canton Turgovia ha confermato oggi nella sua prima sessione della nuova legislatura soltanto l'elezione di 129 deputati.

Il posto rimasto vuoto era stato assegnato in un primo momento a Severine Hänni, dell'UDC, ma sulla base di un'inchiesta per presunti brogli dovrebbe essere assegnato al Verde-liberale Marco Rüegg. «Incredibile che qualcosa del genere sia possibile in Svizzera», ha dichiarato il capogruppo del PVL Ueli Fisch. I perdenti sono in primo luogo gli elettori, ha aggiunto.

Ieri il procuratore generale turgoviese Stefan Haffter ha informato l'ufficio presidenziale del parlamento sull'esito preliminare delle indagini aperte in seguito ad una denuncia del PVL per le irregolarità emerse in un locale di voto del capoluogo Frauenfeld.

Confermando notizie di stampa, il procuratore ha detto di essere convinto che 100 schede elettorali del PVL siano state rimosse e sostituite da schede dell'UDC. Secondo il risultato corretto, 3200 voti dovrebbero passare dall'UDC al PVL.

Ieri l'ufficio presidenziale del parlamento ha respinto la richiesta dei Verdi-liberali di confermare il seggio per il loro rappresentante nella sessione del 17 giugno. Il Gran consiglio ha da parte sua deciso di sospendere il ricorso del PVL fino al risultato definitivo dell'inchiesta in corso. Il capogruppo verde-liberale ha dichiarato che il suo partito sta valutando la possibilità di un ulteriore ricorso al Tribunale federale.

Tornare alla home page