SvizzeraTraffico e ingorghi di nuovo in aumento sulle strade nazionali
ro, ats
9.6.2022 - 14:53
Il volume di traffico sulle strade nazionali svizzere è tornato ad aumentare l'anno scorso, ma è rimasto leggermente inferiore al livello precedente la pandemia di Covid. Lo indica oggi l'Ufficio federale delle strade (USTRA) nel suo rapporto annuale.
Keystone-SDA, ro, ats
09.06.2022, 14:53
09.06.2022, 15:10
SDA
Il nuovo rapporto dell'USTRA sulla viabilità evidenzia che al mattino i rallentamenti sono dovuti soprattutto agli spostamenti per lavoro, ai quali la sera si aggiungono quelli per acquisti e tempo libero.
Dopo il forte calo del traffico nel 2020 dovuto all'emergenza sanitaria, l'anno scorso si è registrato un progressivo incremento dell'8%: complessivamente sono stati percorsi 27,4 miliardi di veicoli-chilometri, a fronte dei 27,8 miliardi del 2019, precisa l'USRA.
Nel 2021 la circolazione si è intensificata soprattutto a partire dalle ferie estive: circa un terzo del chilometraggio si è concentrato sul tratto autostradale della A1 fra Ginevra e St. Margrethen (SG), al valico di confine con l'Austria. Il flusso di veicoli è stato elevato anche nelle regioni di Zurigo/Argovia, Basilea, Berna, Lucerna e nella regione del Lemano nonché in Ticino fra Bellinzona e Chiasso.
Sono di nuovo aumentati anche i tempi di attesa in coda; e più precisamente del 42,7% a 28'329 ore, un livello ancora inferiore al periodo pre Covid. Nel 2019 si erano registrate 30'230 ore di ingorghi.
A livello settimanale nel 2021 è stata predominante la mobilità nel tempo libero, responsabile del 35,7% delle ore di coda, seguita da quella per lavoro (28,9%) e per acquisti (14,2%).