BERNA
Il consigliere nazionale bernese Adrian Amstutz lascia la presidenza del gruppo parlamentare dell'UDC. Il suo successore, che sarà eletto il prossimo 17 novembre, avrà così il tempo di preparare le prossime elezioni federali dell'autunno 2019.
Lo ha indicato lo stesso Amstutz oggi nel corso di una conferenza stampa in cui l'UDC ha tracciato un bilancio a metà legislatura. Al suo termine, il consigliere nazionale non si ripresenterà e non sarà neppure candidato per il Consiglio degli Stati. Il regolamento dell'UDC cantonale bernese impedisce infatti una nuova candidatura per i membri che hanno trascorso quattro legislature in parlamento.
Amstutz, fatta salva una inverosimile mancata designazione all'interno del partito, continuerà a operare nella direzione dell'UDC. "Ho figli e nipoti che si aspettano che continui a battermi perché possano vivere fuori dall'Unione europea".
Formalmente gli interessati al posto di capogruppo e alle altre funzioni dirigenziali del partito, pure rinnovate il 17 novembre, hanno tempo sino alla fine di questo mese per manifestarsi. "Il candidato deve avere solide capacità dirigenziali", ha detto il presidente dell'UDC svizzera e consigliere nazionale bernese Albert Rösti.
Rispondendo ai giornalisti che hanno fatto notare i tempi ristretti, Amstutz ha indicato che l'UDC ha una strategia precisa per designare il suo successore, "ma una strategia rivelata ai media non è più tale".
"Con la partenza di Amstutz, l'UDC perde una personalità forte come capogruppo e come politico. Vogliamo mantenerlo negli organi direttivi", ha detto Rösti.
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