PoliticaVotazioni e crisi energetica dominano assemblea dell'UDC
bt, ats
20.8.2022 - 17:01
I delegati dell'UDC si sono riuniti oggi a Baar, nel canton Zugo, per un'assemblea in cui sono state fornite le indicazioni di voto in vista dello scrutinio del 25 settembre. A farla da padrone è però stata anche la crisi energetica, al centro del discorso di apertura del presidente Marco Chiesa condito di bordate alla sinistra.
bt, ats
20.08.2022, 17:01
SDA
Per quel che concerne le votazioni in calendario fra poco più di un mese, i delegati hanno approvato senza problemi (292 voti a tre) le due parti della riforma dell'AVS. Via libera dunque all'innalzamento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni e al finanziamento supplementare mediante l'aumento dell'IVA.
Netto no invece all'iniziativa sull'allevamento intensivo, bocciata per 304 voti a otto. Il testo che mira a tutelare la dignità degli animali, fissando criteri ad esempio per la detenzione, l'accesso all'aperto, la macellazione e un limite massimo del numero di bestie per stalla, è stato ritenuto non necessario dai membri del partito.
Non vi è invece stata un'ulteriore votazione sul restante oggetto, la modifica della legge federale sull'imposta preventiva. La direzione dell'UDC aveva infatti già manifestato all'unanimità il proprio sì.
Chiesa attacca la sinistra
A Baar si è parlato però, e parecchio, anche di approvvigionamento energetico, sin dal discorso inaugurale del presidente Marco Chiesa. Il ticinese ha accusato la sinistra di volere approfittare della «drammatica» crisi per instaurare una «dittatura ecologista» e «rieducare la popolazione», disinteressandosi delle conseguenze per la gente.
Per il «senatore», lo scenario catastrofico di una penuria di energia sarebbe «l'obiettivo segreto del campo rosso-verde», che potrebbe così imporre divieti e rinunce. «La loro élite privilegiata è contenta» dell'aumento dei prezzi della benzina, anzi vorrebbe farli salire ancora di più, ha rincarato la dose Chiesa.
Il consigliere agli Stati ha inoltre bacchettato l'esecutivo in merito alla neutralità. A suo dire infatti, il Consiglio federale ha negligentemente abbandonato tale principio adottando le sanzioni dell'Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina. «Questo è il punto più basso della politica estera svizzera», ha commentato Chiesa.
«Abolire divieto centrali nucleari»
Sul tema energia ha preso la parola anche l'ex presidente dell'UDC Albert Rösti, secondo cui la Svizzera si sta sabotando con le proprie mani. «Quanto deve essere stupido un popolo per segare il ramo su cui è seduto», è stata la chiara metafora usata dal consigliere nazionale bernese riferendosi alla chiusura dell'impianto atomico di Mühleberg (BE).
Rösti ha sostenuto che il divieto di costruire centrali nucleari in Svizzera debba essere abolito. A breve termine sono invece necessarie importazioni di gas liquido e appelli al risparmio di energia, si è detto convinto. Ma in futuro andrebbero costruiti impianti di stoccaggio e altri per l'energia solare.
Il direttore dell'associazione dell'industria metalmeccanica Swissmem, Stefan Brupbacher, ha a sua volta chiesto un vero e proprio «movimento per il risparmio energetico, che deve includere tutti da Roger Federer ai datori di lavoro». In tal modo, si preserverebbe quella parte di energia necessaria per impedire interruzioni di corrente.