Svizzera Un terzo degli studenti di medicina pensa di lasciare la professione dopo lo stage

ns, ats

4.12.2023 - 12:29

Uno dei rimedi alla disaffezione dei medici in formazione è la riduzione del tempo di lavoro settimanale, nel rispetto della legge, sostiene la categoria. (Immagine simbolica d'archivio)
Uno dei rimedi alla disaffezione dei medici in formazione è la riduzione del tempo di lavoro settimanale, nel rispetto della legge, sostiene la categoria. (Immagine simbolica d'archivio)
Keystone

Il 34% degli studenti di medicina pensa di abbandonare la professione dopo la prima esperienza pratica in ospedale. I loro dubbi derivano principalmente dalle preoccupazioni per le condizioni di lavoro.

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L'interesse per la disciplina rimane costantemente elevato durante gli studi, secondo l'ultimo sondaggio pubblicato oggi dall'Associazione degli studenti di medicina (swimsa), a cui hanno partecipato circa 2300 studenti.

Chi sceglie questa facoltà lo fa perché vuole svolgere «una professione appagante, a diretto contatto con i pazienti. Tuttavia, dopo l'intenso contatto con la realtà della professione medica nel corso dell'anno di stage a scelta, solo il 31% degli studenti sente di poter confermare la propria scelta professionale», si legge in un comunicato diramato oggi dall'Associazione svizzera dei medici assistenti e capiclinica (asmac).

Per un terzo abbondante degli intervistati invece, l'anno di stage comporta un serio ripensamento, con i futuri medici che meditano di abbandonare le loro aspirazioni professionali. Tali dubbi nascono principalmente dalle preoccupazioni per le condizioni di lavoro attese.

Per l'asmac si tratta di una tendenza allarmante, considerando il già elevato numero di giovani medici che abbandonano la professione, nonché la crescente carenza di personale nel settore sanitario.

L'associazione formula una serie di raccomandazioni. La prima è quella di rispettare il diritto vigente in materia di lavoro, riducendo la settimana lavorativa effettiva dei medici assistenti. Inoltre i compiti non medici dovrebbero essere ridotti e il lavoro a tempo parziale dovrebbe essere reso possibile. Infine, l'asmac raccomanda di dare priorità alla digitalizzazione e all'armonizzazione del sistema sanitario svizzero per superare le inefficienze.

L'associazione dei medici assistenti aveva lanciato l'allarme già nel 2016, quando ci si accorse che un medico su dieci abbandonava prematuramente la professione.