Svizzera Unione sindacale: i Cantoni potrebbero ridurre di più i premi cassa malati

trm, ats

29.8.2023 - 12:35

Per l'Unione sindacale svizzera i Cantoni ignorano lo "shock dei premi", mentre il loro carico sulle economie domestiche è più che raddoppiato dal 2000. Nella foto una manifestazione a Ginevra nel 2017.
Per l'Unione sindacale svizzera i Cantoni ignorano lo "shock dei premi", mentre il loro carico sulle economie domestiche è più che raddoppiato dal 2000. Nella foto una manifestazione a Ginevra nel 2017.
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Lo scorso anno la maggior parte dei Cantoni non ha sfruttato appieno il budget destinato alla riduzione dei premi di cassa malattia. È la conclusione cui giunge un'analisi dell'Unione sindacale svizzera (USS).

Keystone-SDA, trm, ats

Ventun Cantoni avrebbero potuto mettere a disposizione degli assicurati più fondi nel 2022, scrivono i giornali del gruppo Tamedia sulla base di un'indagine dell'USS di cui dispone anche l'agenzia Keystone-ATS. L'anno prima erano in 17 a non aver esaurito il budget.

In passato la Confederazione ha aumentato annualmente il suo contributo per la riduzione del premi. Dieci Cantoni l'hanno invece ridimensionato, a livello nominale, nell'ultimo decennio. Al contempo diversi di essi li hanno accresciuti marcatamente, tuttavia a Berna e Zurigo, afferma l'USS, gli incrementi si relativizzano se considerati in rapporto al numero di abitanti.

I Cantoni tagliano i budget nonostante le casse piene

Per l'Unione sindacale i Cantoni ignorano lo «shock dei premi», atteso anche per il 2024: invece di ammortizzare il crescente carico dell'assicurazione malattia essi tagliano, a livello reale, i budget per le riduzioni dei premi, e ciò sebbene le loro casse siano ben piene. Secondo i calcoli dell'USS, se nel 2022 i Cantoni avessero esaurito appieno i propri budget sarebbero stati versati complessivamente 234 milioni di franchi in più (+9%).

Sempre stando all'analisi dell'USS, nel 2000 nell'assicurazione di base il 12,4% dei premi era stato finanziato attraverso le riduzioni; poco più di vent'anni più tardi la quota è scesa al 7,6%, una contrazione di quasi il 40%. Nello stesso lasso di tempo il carico dei premi sulle economie domestiche è per contro più che raddoppiato, passando dal 6,5 al 14%.

La riduzione individuale dei premi (RIP) viene finanziata dalla Confederazione e dai Cantoni. Dalla nuova impostazione della perequazione finanziaria (2008), il sussidio federale è fissato al 7,5% dei costi lordi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie e suddiviso tra i Cantoni in proporzione alla popolazione residente. A differenza dei Cantoni, la Confederazione aumenta i contributi annualmente in base all'incremento dei costi.