4000 dosi Arrivato il vaccino contro il vaiolo delle scimmie in Svizzera

fc, ats

7.11.2022 - 18:09

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
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KEYSTONE

Le prime dosi del vaccino contro il vaiolo delle scimmie sono state consegnate in Svizzera il 1° novembre. Lo indica l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in un «cinguettio» su Twitter.

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Dalla fine di questa settimana la Farmacia dell'esercito distribuirà le 4000 dosi ai Cantoni più colpiti. Secondo il sito internet dell'UFSP, i primi a disporre del vaccino sono Basilea Città, Ginevra, Vaud e Zurigo. Nel portale si precisa anche che sono i Cantoni ad essere responsabili dell'organizzazione e dell'esecuzione della vaccinazione.

L'UFSP, in collaborazione con la Farmacia dell'esercito, ha acquistato 100 mila dosi del vaccino Jynneos della ditta Bavarian Nordic. Da notare che tale vaccino è omologato in Europa, negli Stati Uniti, in Canada ma non in Svizzera. Verrà pertanto inoculato con utilizzo definito «no-label».

La vaccinazione è effettuata senza che vi siano informazioni professionali e destinate ai pazienti da parte del fabbricante specifiche per la Confederazione. Sul suo portale, l'UFSP precisa che a breve Bavarian Nordic chiederà a Swissmedic di omologare il vaccino in Svizzera.

Non è chiaro se il vaccino possa previene tutti i sintomi

A metà ottobre l'UFSP e la Commissione federale per le vaccinazioni hanno raccomandato la vaccinazione per gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e le persone transgender che cambiano spesso partner sessuale nonché a coloro che sono esposti al virus per ragioni professionali (personale medico o il personale dei laboratori speciali per esempio).

Il vaccino è raccomandato anche a chi ha o ha avuto contatti con persone infette per interrompere le catene di trasmissione e per proteggere anche i bambini, le donne in gravidanza ed eventuali altre persone a rischio.

Non è ancora chiaro se la vaccinazione possa prevenire tutti i sintomi della malattia o impedire la trasmissione del virus. È possibile che, nonostante la vaccinazione, alcune persone sviluppino una forma sintomatica della malattia. Le raccomandazioni di comportamento restano quindi importanti.