Protesta Il settore pubblico vodese si mobilita per gli aumenti salariali

mp, ats

28.3.2023 - 15:50

La quinta giornata di protesta dei sindacati era stata indetta lo scorso primo marzo (immagine d'archivio)
La quinta giornata di protesta dei sindacati era stata indetta lo scorso primo marzo (immagine d'archivio)
Keystone

Il settore pubblico e para-pubblico vodese si mobilita oggi, martedì, per la sesta volta al fine di ottenere aumenti salariali. Dopo aver respinto la settimana scorsa un'offerta del Consiglio di Stato, i sindacati hanno trasmesso una controproposta al Governo.

28.3.2023 - 15:50

Anziché 15 milioni di franchi quale supplemento salariale unico per il carovita, come proposto dall'esecutivo cantonale, le organizzazioni sindacali all'origine della protesta (Sindacato dei servizi pubblici vodese, la Federazione sindacale SUD e la Federazione delle società di funzionari) vorrebbero che tale supplemento sia integrato nei salari dei mesi di novembre e di dicembre 2023.

Stando ai tre sindacati, i salari di novembre e dicembre costituirebbero in seguito la base a partire dalla quale sarebbe calcolata l'indicizzazione nel 2024.

Inoltre il Consiglio di Stato vodese dovrebbe impegnarsi «a indicizzare i salari 2024 del settore pubblico facendo riferimento all'indice dei prezzi al consumo dell'ottobre 2023», si legge in una missiva inviata al Governo cantonale.

Prevista una manifestazione a Losanna

Con questa controproposta, i sindacati rinunciano a rivendicare stipendi che siano completamente indicizzati all'aumento del carovita. La soluzione preconizzata sarebbe meno onerosa per il Consiglio di Stato quest'anno, ma costerebbe «molto più caro» nel 2024. Le organizzazioni sindacali si attendono che l'esecutivo cantonale ritorni al tavolo delle discussioni con un'altra proposta.

Parallelamente alla lettera al Governo, una nuova manifestazione è prevista questa sera a Losanna. Il prosieguo del movimento, iniziato nell'autunno scorso, non è ancora noto. I sindacati vodesi vogliono dapprima vedere quale risposta darà il Consiglio di Stato alla loro controproposta.

Le organizzazioni sindacali ritengono che l'adeguamento dei salari dell'1,4% a partire dallo scorso 1° gennaio, annunciato l'8 dicembre dal l'esecutivo cantonale per i funzionari statali e i dipendenti del parapubblico, sia insufficiente, vista l'inflazione del 3% tra ottobre 2021 e ottobre 2022.

mp, ats