Partiti Un «sì» e un «no» dei Verdi in vista del 19 maggio

ATS

6.4.2019 - 16:23

La presidente dei Verdi svizzeri Regula Rytz all'assemblea dei delegati
La presidente dei Verdi svizzeri Regula Rytz all'assemblea dei delegati
Source: KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT

Riuniti sabato in assemblea a Sierre, in Vallese, i Verdi svizzeri hanno espresso le loro raccomandazioni di voto in vista del 19 maggio.

All'unanimità gli ecologisti invitano a votare «sì» alla modifica della direttiva UE sulle armi e «no» alla legge concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell'AVS (RFFA).

La posizione contraria alla RFFA non sorprende, visto che gli ecologisti sono all'origine del referendum lanciato contro il progetto. Per quanto riguarda la revisione della legge sulle armi, i Verdi indicano in una nota come questa «assicuri una maggiore protezione contro la violenza armata e una migliore tracciabilità delle armi da fuoco».

Durante l'assemblea gli ecologisti hanno pure sottolineato i recenti successi ottenuti a Zurigo e Lucerna. «Tale dinamica positiva conferma il nostro caparbio e competente lavoro per la protezione del clima e la coesione sociale del Paese. Vinciamo perché siamo credibili, indipendenti e coerenti. Ma vinciamo anche perché prendiamo sul serio il cambio generazionale», ha detto la presidente del partito Regula Rytz (BE), citata nel comunicato.

In Vallese erano pure presenti il nuovo consigliere di Stato ecologista zurighese, Martin Neukom, e la candidata verde al ballottaggio per il governo lucernese, Korintha Bärtsch, che al primo turno è giunta quinta davanti al socialista Jörg Meyer, poi ritiratosi.

I Verdi hanno inoltre approvato una risoluzione in favore del clima, che «riprende le principali rivendicazioni del movimento che manifesta oggi in Svizzera per il clima».

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