Politica climatica «Verdi incapaci di intervenire per proteggere l'ambiente»

ATS

20.1.2020 - 17:21

Incapaci di intervenire per proteggere l'ambiente?
Incapaci di intervenire per proteggere l'ambiente?
Source: KEYSTONE/DPA/DANIEL REINHARDT

I Verdi sono il partito meno in grado di mettere in pratica un'efficacia protezione del clima, perché i loro elettori presentano i livelli di emissioni di CO2 maggiori di quelli di altre formazioni politiche: lo sostiene il celebre economista tedesco Niko Paech.

«Le misure proposte dai Verdi non sono sufficienti: avanzano delle richieste forti solo quando non sono al potere», afferma in un'intervista pubblicata dal Blick il professore dell'università di Siegen (Renania settentrionale-Vestfalia), famoso per la sua posizione critica nei confronti della crescita economica.

Paech è critico anche sull'approccio avanzato dalla commissione europea di Ursula von der Leyen: viene proposto l'impossibile, una maggiore protezione dell'ambiente senza riduzione del benessere. Lo stesso vale a suo avviso anche per il «Green New Deal» portato avanti dai democratici americani.

«La politica è completamente incapace di agire»

Secondo il 59enne anche le riunioni delle élite dedicate al tema come quelle del Forum economico mondiale (WEF) di Davos non risolvono il problema di fondo: «La politica è completamente incapace di agire, perché la maggioranza della popolazione nelle democrazie parlamentari vive economicamente ed ecologicamente al di sopra delle sue possibilità».

Bisognerebbe quindi convincere gli elettori a votare per qualcuno che li costringerà a fare qualcosa che non vogliono fare volontariamente. «Questo paradosso non è superabile».

Secondo Paech – che ha volato una sola volta nella sua vita, perché costretto dal professore che seguiva la sua tesi di dottorato – ciascuno dovrebbe volontariamente rinunciare a consumare fino a un livello ecologicamente accettabile.

Nella sua ottica non si tratta però di rinunciare, perché ormai si è già arrivati a un limite fisico di crescita e non si consuma per aumentare la felicità, bensì per evitare l'infelicità che si rischia quando gli altri hanno da esibire di più.

La proposta: un sistema formativo che dia ai giovani consapevolezza del loro impatto ambientale

Concretamente nell'intervista al Blick l'esperto propone: primo di mettere in piedi un sistema formativo che dia ai giovani consapevolezza del loro impatto ambientale, ciò che comporta fra l'altro un bilancio periodico della singola impronta in CO2; secondo di vietare tutti i voli di vacanza, le crociere e tutti gli altri «lussi senza vergogna»; terzo di introdurre la settimana lavorativa di 20 ore per garantire il pieno impiego nonostante il calo della produzione.

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