Riforma dell'AVS Verso la fine dell’età fissa per l'AVS?

tsha

4.10.2019

Buone prospettive per i pensionati? Il Consiglio federale sta lavorando ad una riforma dell’AVS.
Buone prospettive per i pensionati? Il Consiglio federale sta lavorando ad una riforma dell’AVS.
Keystone

Numerosi lavoratori sognano di andare in pensione prima. Ora che il Consiglio federale sta lavorando su un nuovo concetto, il Consigliere agli Stati uscente del PLR Philipp Müller presenta un’idea assolutamente unica.

Quest’iniziativa è destinata a far parlare: in un’intervista rilasciata al «Blick», il Consigliere agli Stati del PLR Philipp Müller reclama la soppressione dell’età pensionistica. Al giorno d’oggi, l’età della pensione in Svizzera è di 65 anni per gli uomini e di 64 anni per le donne.

Per Philipp Müller, questa concezione è ormai superata. «Oggi ci vuole una rivoluzione», ha dichiarato l’uomo politico, che lascia dopo 16 anni in Parlamento. «Potremmo per esempio rendere più elastica la soglia dell’età pensionistica, oppure sopprimerla completamente!»

Philipp Müller si chiede perché «un muratore e un impiegato d’ufficio debbano fermarsi alla stessa età». Secondo lui, occorre domandarsi perché chi lavora dall’età di 16 anni debba prendere la pensione nello stesso momento di chi è entrato nella vita attiva dopo lunghi studi. Müller propone piuttosto un’«età minima di partenza per la pensione»: una volta raggiunta quest’età, ognuno potrebbe «concepire individualmente la sua effettiva uscita».

Il Consigliere agli Stati PLR Philipp Müller reclama la soppressione dell’età pensionabile.
Il Consigliere agli Stati PLR Philipp Müller reclama la soppressione dell’età pensionabile.
Keystone

Ciò che auspica il Consiglio federale

In realtà, il Consiglio federale sta lavorando ad una revisione della legislazione in materia. Si è ben lungi tuttavia dallo spingersi tanto lontano quanto proposto da Philipp Müller. Non si tratterebbe infatti di sopprimere l’età pensionabile, ma di ammorbidire il passaggio dalla vita attiva alla pensione. Secondo il Consiglio federale, anche le lacune nelle contribuzioni relative a una formazione o a un soggiorno all'estero dovrebbero essere più facili da colmare.

Oggi, i lavoratori svizzeri possono già andare in pensione anticipatamente, ma accettando però delle deduzioni. L’AVS è ridotta del 6,8% per un anno di lavoro in meno; coloro che vanno in pensione due anni prima devono ridurre del 13,6% questo importo.

In futuro, queste deduzioni dovrebbero essere abbassate rispettivamente al 4,0% e 7,7%, secondo «Blick». Inoltre, dovrebbe essere di nuovo possibile andare in pensione tre anni prima, con una deduzione dell’11,1%.

Coloro che vogliono andare in pensione più tardi dovrebbero in compenso ricevere un surplus di AVS meno cospicuo in futuro. Per un anno di attività supplementare, un lavoratore percepisce oggi il 5,2% in più e fino al 31,5% se continua a lavorare cinque anni in più.

Questi tassi dovrebbero abbassarsi al 4,3% e 25,7%. Il motivo risiede nel fatto che gli svizzeri vivono sempre più a lungo, e dunque anche la loro pensione si allunga. E ciò costa caro.

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