Criminalità Violenze e furti negli ospedali svizzeri

ATS

23.6.2019 - 12:13

Anche i soccorritori con le ambulanze sono spesso vittime di aggressioni
Anche i soccorritori con le ambulanze sono spesso vittime di aggressioni
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Ospedali svizzeri come luogo di delinquenza: atti di violenza coinvolgenti pazienti e personale curante ma anche altri reati, soprattutto furti.

Negli ultimi cinque anni sono state 10'679 le denunce penali, secondo un'analisi dell'Ufficio federale di statistica (UST) che la «SonntagsZeitung» scrive oggi di aver potuto consultare in esclusiva.

Secondo quanto riporta il domenicale zurighese, tra il 2014 e il 2018 ci sono state 831 denunce per reati contro la vita e l'integrità delle persone, 25 delle quali per omicidio. Queste ultime sono state ben otto l'anno scorso, una cifra record, scrive la «SonntagsZeitung», precisando che in questa categoria di reati – fra cui figurano l'omicidio colposo e le lesioni personali – rientrano anche i presunti errori medici oltre alle intemperanze di pazienti contro il personale ospedaliero.

Negli ultimi tempi si è sentito spesso riferire sui media di aggressioni di persone ferite o loro accompagnatori, non di rado ubriachi, contro agenti, soccorritori delle ambulanze o personale del pronto soccorso.

Il domenicale menziona anche 211 denunce per reati contro l'integrità sessuale. Spesso si è trattato di molestie (68 casi), ma sono stati denunciati anche 21 stupri e 16 abusi su fanciulli.

Il maggior numero di querele ha tuttavia riguardato reati contro il patrimonio: sono state in tutto 6714 negli ultimi cinque anni, di cui 5018 per furto.

A sparire sono portafogli, gioielli, smartphone e anche chiavi di auto parcheggiate fuori da cliniche e ospedali: oltre 300 veicoli sono stati rubati in questo modo, scrive la «SonntagsZeitung».

A preoccupare sono però anche i furti di medicinali, una «tendenza al rialzo» secondo il farmacista cantonale bernese Samuel Steiner citato dal domenicale. Il personale specializzato, in particolare, si rifornisce di narcotici nelle farmacie di reparto. Spesso spariscono sonniferi, ma anche oppioidi. «La cosa brutta è che alcuni responsabili vogliono coprire il furto rietichettando le confezioni o svuotando le fiale e riempiendole d'acqua», aggiunge Steiner: «Questo può mettere in pericolo la vita dei pazienti che ricevono i farmaci sbagliati.»

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