Sondaggio SSR Si delineano le tendenze per le votazioni del 13 giugno

ns, ats

7.5.2021 - 08:00

Secondo il primo sondaggio gfs.bern/SSR, i cinque oggetti in votazione il prossimo 13 giugno sarebbero stati accolti se la consultazione si fosse svolta il 23 aprile.
Secondo il primo sondaggio gfs.bern/SSR, i cinque oggetti in votazione il prossimo 13 giugno sarebbero stati accolti se la consultazione si fosse svolta il 23 aprile.
Keystone

Stando al primo sondaggio gfs.bern/SSR, i cinque oggetti in votazione il prossimo 13 giugno raccoglierebbero tutti una maggioranza di consensi. L'appoggio alle due iniziative sui pesticidi è però risicato.

Keystone-SDA, ns, ats

I risultati dell'inchiesta condotta dall'istituto gfs.bern per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) si basano sulle risposte fornite tra il 19 aprile e domenica scorsa da 22'732 persone con diritto di voto di tutta la Svizzera. Il margine di errore per l'insieme del campione è di 2,8 punti percentuali.

Come per un sondaggio del giornale 20 Minuten e dell'editore Tamedia pubblicato il 30 aprile, i temi ambientali – accanto alle due iniziative il popolo sarà pure chiamato ad esprimersi sulla Legge sul CO2 – raccolgono meno consensi.

Se si fosse votato il 23 aprile – la data di riferimento scelta da gfs.bern -, ossia sette settimane prima dell'appuntamento alle urne, l'esito per le due iniziative sarebbe stato lo stesso (dato che i consensi variano di un solo punto percentuale): quella denominata «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici» avrebbe ottenuto il favore del 54% degli intervistati, quella «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici» il 55%.

Acqua potabile pulita

Contro il primo testo avrebbe votato il 40% degli elettori, mentre il 6% non aveva ancora formato la propria opinione. L'inchiesta rivela una forte polarizzazione politica. Gli elettori di sinistra ed ecologisti sono ampiamente favorevoli al testo, seguono i simpatizzanti dei Verdi liberali (PVL), che avrebbero accolto la proposta di modifica costituzionale col 73% dei voti. Sono invece contrari i sostenitori di PLR (54%), Alleanza del Centro (60%) e dell'UDC (62%).

Una forte polarizzazione si osserva anche tra città (65% di consensi) e campagna (41%). I consensi nella Svizzera italiana (70%) superano ampiamente quelli dei compatrioti francofoni (56%) e germanofoni (53%).

Pesticidi di sintesi

L'iniziativa «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici» sarebbe stata respinta dal 42% dei votanti (con un 3% di indecisi). Il profilo di sostenitori e oppositori al testo è assolutamente analogo a quello riscontrato per l'altra iniziativa. La maggiore differenza riguarda i sostenitori del PVL, che sarebbero un po' più timidi nell'accogliere questo testo (66% di sì, 7 punti percentuali in meno).

Legge sul CO2

Per la Legge federale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (Legge sul CO2) si sarebbe espresso il 60% degli intervistati, il 35% avrebbe votato no e il 5% non aveva ancora un'opinione definitiva. Il sostegno alla norma dalla sinistra e dal PVL è molto marcato; cala nel Centro (con un terzo di no); è minimo tra gli elettori dell'UDC. Nella base del PLR vi sono ancora molti indecisi.

Molti oppositori alla legge sono persone che non si riconoscono necessariamente in un partito, ma che si dicono critiche nei confronti del Consiglio federale. Gli svizzero italiani (54% di sì) sono molto più critici nei confronti della legge di svizzero tedeschi (59%) e romandi (66%). Il sostegno nelle periferie è minore rispetto ai centri urbani.

Legge COVID-19

La Legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a far fronte all'epidemia di COVID-19 (Legge COVID-19) sarebbe stata approvata dal 67% dei votanti (27% di no e 6% di indecisi). L'opposizione viene praticamente solo dai simpatizzanti dell'UDC e da persone critiche nei confronti del governo. Vi sono poche differenze tra le regioni linguistiche: il sì è compreso tra il 66% per gli svizzero tedeschi e il 71% per ticinesi e grigionitaliani.

Lotta al terrorismo

L'esito del voto sulla Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) sarebbe stato identico: 67% di consensi. I sostegni più misurati provengono da simpatizzanti dei Verdi (52%) e del PS (55%). Quelli del PVL sono propensi alla legge nella misura del 70%. Poiché i tre partiti raccomandano di bocciare la legge, gfs.bern parla di un conflitto tra vertici e base di queste formazioni politiche. Tra gli elettori del Centro e del PLR il sostegno alla legge è dell'82% e nell'UDC del 75%. Italofoni e germanofoni sono più favorevoli alla MPT dei romandi.