Davos WEF: per l'ex capo del SIC è un errore annunciare Zelensky in anticipo

nw, ats

10.1.2024 - 15:16

L'ex capo del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Peter Regli è convinto che agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos. (Immagine d'archivio).
L'ex capo del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Peter Regli è convinto che agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos. (Immagine d'archivio).
Keystone

È stato uno sbaglio annunciare in anticipo la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

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Ne è convinto l'ex capo del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Peter Regli, che si è espresso in un'intervista rilasciata a Ticinonews.

Regli ha ricordato che al momento c'è una guerra in corso e che Mosca ha l'obiettivo di eliminare proprio Zelensky, ovunque esso si trovi. «Detto in altre parole: i sicari russi saranno già pronti in Svizzera», ha dichiarato alla testata ticinese.

A tal proposito ha ricordato che, dal momento della sua entrata nel nostro territorio, la Confederazione diventa responsabile per la sua sicurezza.

Necessaria una roccaforte

L'annuncio anticipato della presenza del presidente ucraino quindi «non è molto positivo». I media sono liberi di esprimersi, ha sottolineato, ma ora sarà necessario costruire una vera e propria roccaforte nella nota località grigionese per proteggerlo.

Il rischio è in pratica quello di una possibile azione di agenti russi sul territorio svizzero. «Sono convinto che gli agenti russi si stiano muovendo tra Berna, Zurigo e Davos alla ricerca delle debolezze del sistema», ha afferma Regli. Quest'ultimo si è comunque anche detto convinto che le autorità preposte stiano facendo il necessario per garantire la sicurezza da ogni punto di vista.