Svizzera – UEIl Gran consiglio zurighese vuole un tavolo sull'Europa
pl, ats
10.1.2022 - 11:40
Il Gran consiglio di Zurigo chiede al governo cantonale di avviare una «tavola rotonda» sull'Europa. Dopo il fallimento dell'accordo quadro con l'Unione europea, i cantoni e la Confederazione sarebbero così chiamati ad elaborare un «piano B».
10.01.2022, 11:40
10.01.2022, 11:42
SDA
Il parlamento zurighese ha approvato oggi, con 94 voti contro 73, un postulato urgente in tal senso promosso dal PS, dai Verdi, dai Verdi-liberali e dall'Alleanza del Centro (ex PPD). Il consiglio di Stato ha ora un anno di tempo per presentare un rapporto sul tema.
Il postulato chiede che i partecipanti alla «tavola rotonda», cioè i cantoni e la Confederazione, elaborino insieme una nuova strategia europea. L'esecutivo zurighese si dice contrario alla richiesta, essendo già coinvolto, attraverso la Conferenza dei governi cantonali (CdC), nel dialogo con il Consiglio federale sulla politica europea.
Governo e partiti borghesi contrari
Il canton Zurigo è rappresentato nella delegazione della CdC dalla presidente del consiglio di Stato Jacqueline Fehr (PS). Dopo la rottura dei negoziati con l'UE, è stato creato un secondo organismo in cui i cantoni lavorano insieme per definire le loro posizioni. Per questo, la Fehr ha detto davanti al parlamento di non ritenere necessario un terzo comitato.
Anche i partiti borghesi si sono opposti al postulato. La politica europea non è di competenza di un parlamento cantonale, ma della Confederazione, hanno sottolineato.