Ecco come La Polizia zurighese si affida all'IA per stanare i terroristi

bt, ats

12.9.2024 - 13:56

Il consigliere di Stato zurighese Mario Fehr durante una conferenza stampa odierna.
Il consigliere di Stato zurighese Mario Fehr durante una conferenza stampa odierna.
Keystone

La polizia cantonale zurighese punta sull'intelligenza artificiale (IA) per rintracciare i terroristi su Internet e prevenire gli attacchi. Questo strumento aiuterà le forze dell'ordine a vagliare i dati contenuti nei forum aperti o chiusi.

Keystone-SDA, bt, ats

«Ci sono stati alcuni gravi episodi in Europa che sono motivo di preoccupazione», ha dichiarato oggi ai media il responsabile del Dipartimento della sicurezza cantonale Mario Fehr. Fra questi, l'attacco terrorista durante una festa a Solingen (Germania), l'annullamento dei concerti di Taylor Swift a Vienna e l'aggressione nei confronti di un ebreo proprio a Zurigo.

«Dobbiamo essere in grado di intervenire prima, anche se le persone si radicalizzano individualmente su Internet», ha aggiunto Fehr. Il governo vuole rivedere la legge per dare alla polizia più diritti, in particolare per indagare nelle chat e nei forum chiusi. L'IA dovrebbe aiutare a cercare determinati termini nelle enormi quantità di dati che circolano.

L'intelligenza artificiale potrebbe anche essere impiegata per rintracciare i criminali che viaggiano in auto. In futuro infatti, le telecamere di sorveglianza potrebbero confrontare automaticamente i numeri di targa con il database delle persone ricercate.

Al di là del terrorismo, un ulteriore potenziale utilizzo dell'IA è nella lotta ad altri reati gravi, vedasi il rapimento di bambini. La protezione dei dati è garantita, ha assicurato Fehr.

Poiché la criminalità non si ferma ai confini regionali, Zurigo vuole scambiare le proprie informazioni con tutti gli altri cantoni. «La polizia di uno spesso non sa di cosa è a conoscenza la polizia di un altro», ha spiegato il consigliere di Stato.

Attualmente, Zurigo può passarsi i dati solo con Sciaffusa. Per coinvolgere gli altri cantoni, è necessario che questi modifichino a loro volta le leggi in materia, cosa che alcuni hanno già fatto o stanno facendo. Una piattaforma di scambio intercantonale dovrebbe essere operativa nel 2026.