Epidemia Per il direttore dell'Ospedale universitario di Zurigo «serve il lockdown»

pl, ats

15.12.2020 - 12:41

Per il direttore dell'Ospedale universitario di Zurigo (USZ), Gregor Zünd, la Svizzera non può evitare un secondo lockdown. Il motivo è il numero di infezioni che continua ad aumentare nonostante le misure adottate.

Un secondo lockdown è inevitabile, per i responsabili degli ospedali zurighesi (immagine d'archivio)
Un secondo lockdown è inevitabile, per i responsabili degli ospedali zurighesi (immagine d'archivio)
Keystone

Nel canton Zurigo il valore di riproduzione del virus è attualmente di 1,16, ha sottolineato oggi Zünd in un incontro con i media, cui hanno preso parte anche i direttori degli ospedali di Waid e Triemli, i due nosocomi comunali di Zurigo, e dell'ospedale cantonale di Winterthur.

Gregor Zünd teme in particolare una nuova ondata di contagi a metà gennaio, perché molte persone rischiano di contrarre il virus durante le vacanze sulla neve.

Gli ospedali zurighesi sono già occupati in misura considerevole da pazienti Covid. Anche il personale è sempre più sotto pressione, hanno sottolineato i direttori degli ospedali.

Numero di pazienti ricoverati mai raggiunto prima

«Siamo nel pieno di una maratona e non sappiamo quanto durerà», ha detto Gabi Brenner, responsabile dell'assistenza infermieristica di USZ. Questa imprevedibilità è estremamente stressante, ha aggiunto.

Ieri le autorità avevano reso noto che il numero di persone ospedalizzate per il Covid nel canton Zurigo è salito a 535, il numero più alto dall'inizio della pandemia. In 72 ore, il cantone più popoloso della Svizzera – oltre 1,5 milioni di abitanti – ha contato altri 41 decessi, per un totale di 607 morti.

Delle 535 persone ricoverate, 99 si trovavano in cure intense. L'occupazione dei letti di terapia intensiva raggiunge quasi il 100%. Esistono capacità di riserva, ma soltanto per casi isolati, ha avvertito in una nota l'Associazione degli ospedali zurighesi (VZK).

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