Lo studio Bambini: disturbi del sonno non diagnosticati

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21.2.2019 - 16:10

Source: Covermedia

L’impatto di questi problemi nello sviluppo comportamentale dei bambini preoccupa gli esperti.

Il 15% dei bambini soffrono di disturbi del sonno associati a problemi respiratori, come riporta un nuovo articolo pubblicato dall’American Osteopathic Association. Gli esperti parlano di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) che causano a chi ne soffre di svegliarsi o restare sveglio durante le ore notturne. Secondo l’esperto di odontoiatria John White, uno dei co-autori della ricerca, il 90% dei casi di OSAS non viene correttamente diagnosticato. I sintomi vengono infatti spesso attribuiti ad altri problemi, in particolare di tipo psicologico o emotivo.

«I bambini che manifestano disturbi comportamentali o che soffrono di sospetto ADHD (disturbo da deficit di attenzione) potrebbero in realtà soffrire di un deficit cronico di sonno rigenerante», ha dichiarato dottor White in una conferenza stampa di presentazione della ricerca.

Lo studio

Lo studio ha coinvolto, tra gli altri bambini, due gemelli di 9 anni con vari disturbi tra cui roncopatia (russare durante il sonno), tonsille infiammate e sonnolenza durante le ore diurne, i cui sintomi, fino ad allora, erano stati trascurati. Visitati da uno specialista, i bambini hanno manifestato una sindrome ostruttiva del sonno. Tale sindrome è associata ai problemi comportamentali poiché i disturbi respiratori costringono l’organismo ad oscillare da una fase di sonno profonda ad una leggera, alterando il processo ristorativo mentale e psicologico del bambino.

I sintomi

I sintomi maggiormente associati alla sindrome, oltre al russare notturno e l’eccessiva sonnolenza diurna, sono insonnia, emicrania, incontinenza (fare la pipì a letto), digrignare i denti, serrare le mascelle e irritabilità. Spesso questi sintomi vengono fraintesi dai genitori, e non diagnosticati correttamente dai dottori.

«Una volta identificata l’apnea del sonno, il trattamento è solitamente molto efficace», continua dottor White. «È tuttavia necessario diagnosticarlo in tempo: gli anni dell’infanzia sono critici per lo sviluppo del cervello, dunque è essenziale che questa condizione sia sempre sotto il radar degli specialisti».

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