Lifestyle Beauty: occhio al superossido dismutasi!
È decisamente uno degli enzimi più trendy del momento. Scopriamo di più.
17.06.2021, 08:30
Covermedia
Chi di noi non si preoccupa degli anni che passano?
Centinaia di studi dimostrano che i radicali liberi giocano un ruolo cruciale nel processo di invecchiamento. Ironicamente, il nostro corpo ha bisogno di loro per funzionare correttamente a livello immunitario.
I radicali liberi sono prodotti naturalmente come risultato delle reazioni cellulari, della respirazione di ossigeno e del metabolismo. Se la formazione di radicali liberi eccede una concentrazione salutare, si crea il cosiddetto stress ossidativo, cioè uno squilibrio tra i radicali liberi e gli antiossidanti nel nostro corpo.
È qui che entra in gioco un super enzima, chiamato superossido dismutasi, che intercetta questi radicali liberi dannosi e contrasta il processo di invecchiamento nelle cellule del nostro organismo.
«Agli antiossidanti si combinano con i radicali liberi», spiega Sarah Zimmer, fondatrice del brand sostenibile NAYA. «Il superossido dismutasi è un antiossidante potentissimo che si produce naturalmente sotto forma di enzima in tutte le cellule del nostro corpo. L’organismo può produrre questa sostanza in due modi diversi: con manganese o con rame e zinco. Se questi minerali non sono disponibili in quantità adeguate, il corpo non riesce a produrne a sufficienza».
Quando invecchiamo, i livelli di questo enzima calano naturalmente. Per questo è bene ricaricare con i supplementi.
«I supplementi spesso sono raccomandati per aiutare a promuovere le difese dell’organismo e, così facendo, migliorare i livelli di infiammazione generale», continua la pro.
Il superossido dismutasi combatte in prima linea per queste difese.
«Questo «spazzino» dei radicali protegge la pelle dallo stress esterno e interno, come i raggi UV, le sostanze chimiche e i patogeni. Di conseguenza, questo ingrediente miracoloso può aiutarci a migliorare anche i segni di iperpigmentazione, i danni dei raggi UV, l’acne, le macchie dell’età e le rughe», ha concluso la specialista.
