Quattro anni e 3 mesi di detenzione per il 35enne imputato nel delitto della Pensione La Santa per omicidio colposo per omissione.
Secondo la Corte delle criminali di Lugano quanto successo la sera del 17 dicembre a Viganello non è infatti stato un assassinio. Corte che ha quindi accolto la tesi difensiva secondo cui quella notte l’imputato non aveva premeditato il pestaggio. Pacifico è pure che i pugni al volto non sono stati dati nell’intenzione di uccidere. La pubblica accusa si era battuta per una condanna per assassinio a 17 anni di detenzione più l’espulsione dalla Svizzera. La difesa per una riduzione della pena a un massimo di 3 anni.